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Rif. DV10225
Documento 20/05/2010 NOTA
Fonte CNI
Tipo Documento NOTA
Numero
Data 20/05/2010
Riferimento
Note
Allegati
Titolo RELAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CNI IN MERITO ALL’INCONTRO CON IL MINISTRO ALFANO DEL 15/4 U.S. SUL TEMA “RIFORMA DELLE PROFESSIONI"
Testo Cari Presidenti,

queste mie brevi note vogliono integrare gli articoli di stampa ed i comunicati del CNI, già inviati agli Ordini nei giorni scorsi, in modo da fornire un quadro più esaustivo possibile sulle tematiche trattate, sugli obiettivi dichiarati dal Ministro, sulle sensazioni personali e sulle richieste specifiche formulate attraverso la mia persona da noi ingegneri.
Il Ministro Alfano, alla presenza di tutte le professioni, tranne i Medici (24 Ordini su 25) che erano convocati in un incontro con il Ministro della Sanità Fazio, ha illustrato il suo punto di vista rispetto al sistema ordinistico ed alle professioni intellettuali.
In sintesi il suo discorso, non ascoltato dai giornalisti, in quanto a porte chiuse, è stato il seguente:

Discorso di Alfano

Sono rappresentati in questa sala circa 1 milione di partite IVA, che costituiscono il 3,5% della popolazione, ma il 12,5% del Pil.
Gli effetti del passato (Decreti Bersani) sono stati negativi, non hanno risolto alcun problema, anzi hanno messo in crisi il mondo professionale.
I punti principali a cui deve tendere la Riforma sono:
- Tutela dei cittadini
- Tutela della dignità professionale
- Tutela dei giovani
- Tutela interessi comunitari.
L’obiettivo del Governo è una legge quadro di principi generali, poi riforme per comparti.
I professionisti devono fare una proposta da presentare al Ministro.
Alcuni aspetti fondamentali dei principi generali sono:
- Approccio fiduciario Professionisti-Clienti
- Semplificazione sulle tariffe (tariffe chiare e comprensibili dal cliente)
- Riforma per capitoli (Settori)
- Modalità di accesso
- Formazione obbligatoria
- Giustizia disciplinare
- Responsabilità nei confronti di terzi
- Pubblicità
- Forme Societarie
In sostanza bisogna riformare senza smontare ciò che funziona.
Per quanto riguarda il paventato contrasto con le posizioni dell’Unione Europea e con l’Antitrust sulle tariffe, in Europa c’è un altissimo negoziato degli Stati e quindi è possibile prevedere un percorso di ripristino di tariffa minima.

* * *

Dopo questo primo intervento del Ministro Alfano, sono intervenuti numerosi presidenti di Ordini, fra cui il sottoscritto che ha brevemente ribadito quanto più volte espresso al Ministro in incontri privati e più precisamente:

Principali Punti trattati dal Presidente CNI Rolando

Ho espresso personale soddisfazione perché per la prima volta sono stati evidenziati in modo pubblico dal Ministro di riferimento il ruolo e la funzione sociale delle Professioni.
Per questo motivo come ingegneri siamo disposti a collaborare per arrivare ad una proposta unica, sia delle definizioni dei principi generali che della legge specifica di Settore.
In questo momento non ci devono essere nè CUP, nè PAT (come invece espresso dal Presidente del CUP dott.ssa Calderone e dal Vicecoordinatore del PAT p.i Jogna).
Mi impegno a riunire tutte le 11 professioni tecniche onde proporre una sola proposta di principi generali da sottoporre al Ministro, dopo eventuale raccordo con le altre professioni non tecniche.
Per quanto riguarda il nostro caso particolare (ingegneri) ribadisco alcuni punti principali di cui è necessario tenere conto:
- Il settore è in completa crisi dopo Bersani. I mercati si sono ristretti in quanto ribassi sconsiderati sul prezzo offerto per le prestazioni tecniche dei lavori pubblici hanno di fatto messo fuori concorrenza la maggior parte dei professionisti “seri”, con grave danno alla collettività. Si pensi che il risparmio “teorico” che si è avuto abolendo i minimi tariffari è stato dello 0,7% del costo dell’opera; teorico perché i contenziosi successivi sulla progettazione e sulla costruzione sono aumentati in modo vertiginoso con conseguente aggravio dei costi finali e prolungamento dei tempi. Quindi il Bersani è fallito nei fatti ed è necessario ripristinare tariffe minime, eventualmente riviste ed attualizzate redatte su base prestazionale.
- E’ necessario rivedere il percorso universitario 3+2 attualmente in vigore che ha abbassato il livello medio di preparazione degli ingegneri, senza accorciare i tempi di ultimazione degli studi. In Italia non servono più ingegneri, siamo oltre quattro volte i nostri colleghi francesi, servono ingegneri di altissimo livello medio, come è stato fino al recente passato.
- Bisogna rivedere i percorsi formativi.
- L’esame di Stato che deve essere sostenuto dopo apposito tirocinio in parte eseguibile durante il periodo universitario, deve essere revisionato, con un controllo maggioritario degli Ordini professionali.
- Bisogna affermare la centralità e l’importanza della deontologia, nell’interesse del cittadino, controllata con una adeguata magistratura ordinistica.
- Necessità di un aggiornamento permanente obbligatorio gestito dagli Ordini.
- Studio di agevolazioni e iniziative specifiche per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
- E’ altresì necessario prevedere nuove forme societarie proprie delle professioni tecniche.

Preliminarmente è necessario fornire in modo compiuto la definizione di professioni intellettuali valorizzando la loro importanza e il loro ruolo svolto nell’interesse del cittadino, a differenza delle altre professioni comuni.

Il Presidente Rolando ha concluso dando la disponibilità totale da parte degli Ingegneri a collaborare con il Ministro, con studi, ricerche, formulando proposte di tariffe e quant’altro necessario per giungere in tempi brevi ad una proposta unitaria di revisione delle professioni tecniche.

Conclusioni di Alfano

Soddisfazione per l’incontro.
Necessità di allargare il dialogo alle Casse di Previdenza ed al Ministro Sacconi.
Attende da noi una nostra (di tutte le professioni) ipotesi sui principi generali.
Ai fini di fare squadra e costruire un consenso locale politico i funzionari del Ministero chiederanno ai singoli Consigli Nazionali le e-mail degli Ordini provinciali ai quali inviare note informative dirette.

Conclusa la seduta è stato dato accesso ai giornalisti ed il Ministro ha rilasciato le dichiarazioni da cui sono stati ricavati gli articoli giornalistici pubblicati e già inviati agli Ordini.


Attività successiva del CNI

- Dopo l’incontro il CNI ha convocato, come da impegno con il Ministro, tutte le professioni tecniche, che si sono riunite presso la sede del CNI il 6 maggio u.s.
Dopo lunga discussione, anche molto accesa, soprattutto con i tecnici del CO GE PA PI (Geometri, Periti agrari, Periti Industriali) che volevano inserire nei principi generali punti già indirizzanti allo loro proposta di riforma (tecnici laureati per l’ingegneria), si è deciso di aggiornare la riunione al 20 maggio portando eventuali osservazioni al documento del PAT (già condiviso da tutte le professioni tecniche e già inviato il dicembre scorso al Ministero).
- In data successiva il Presidente del CNI si è recato dal Ministro Alfano per illustrargli lo stato dei lavori ed ha avuto dallo stesso consenso sull’operato, soprattutto sul tentativo di produrre un documento unico di proposta delle professioni tecniche.
- Il Presidente del CNI ed il Vicepresidente si sono recati altresì dal Ministro Matteoli per manifestargli, tra l’altro, vista la grave crisi del settore, l’esigenza di studiare norme transitorie nel comparto dei lavori pubblici, finalizzate al ripristino di equi compensi professionali, nell’attesa della ultimazione dell’iter in corso della Riforma delle Professioni.
- Il 14 maggio il Presidente ha sollecitato i funzionari del Ministero per sapere le modalità di invio delle e-mail degli Ordini provinciali, in attuazione a quanto concordato con il Ministro.
- In data 20 maggio sarà tenuta la seconda riunione delle professioni tecniche.

Certo di aver chiarito la dinamica dei fatti accaduti ed in corso, sarò più esaustivo in occasione della relazione che terrò durante la prossima Assemblea dei Presidenti del 5 giugno p.v. aggiornandovi anche sui fatti che accadranno da oggi a tale evento.

Roma 20 maggio
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