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Rif. DV10967
Documento 27/07/2012 NOTA
Fonte CNI
Tipo Documento NOTA
Numero
Data 27/07/2012
Riferimento PROT. CNI N. 3692
Note
Allegati
Titolo ART. 10 COMMA 14 DEL DECRETO-SVILUPPO - "MISURE URGENTI PER LA CRESCITA DEL PAESE" - CRITICITA'
Testo La Categoria professionale degli Ingegneri esprime forte preoccupazione e contrarietà per la previsione, contenuta nella disposizione legislativa in oggetto, di affidare a FINTECNA, o a società da questa interamente controllata - sulla base di apposita convenzione da stipularsi con il Ministero dell’Economia e delle Finanze - il compito di fornire alla regione Emilia Romagna il supporto necessario "per le attività tecnico-ingegneristiche dirette a fronteggiare con la massima tempestività le esigenze delle popolazioni colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, individuate ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 74 del 2012”.

Preoccupazione e contrarietà per una azione del Governo che appare, da un lato, violare i principi di origine comunitaria che presiedono all’affidamento dei contratti pubblici (oggi contenuti nel decreto legislativo 12 aprile 2006 n.163) e, dall’altro, mortificare sia il contributo dei liberi professionisti che il rapporto diretto tra istituzioni locali ed Ordini professionali.

Le categorie tecniche, infatti, hanno dato prova in questi anni di partecipazione attiva (gli Ingegneri coordinati dal Consiglio Nazionale lo stanno facendo oggi in Emilia Romagna e lo hanno fatto ieri a L’Aquila gratuitamente, come tecnici volontari per quanto concerne le verifiche di agibilità sismica post-terremoto) nella delicatissima fase dell’emergenza, dando un contributo di conoscenza e sperimentate capacità operative.

Questa modalità e' la sola corretta forma di collaborazione in grado di coniugare le esigenze di salvaguardia, di qualità e di sicurezza con quelle, altrettanto importanti per lo sviluppo del Paese, della crescita delle realtà professionali e del sostegno ai professionisti in una fase assolutamente critica della loro attività.

Non può quindi passivamente accettarsi, per una società effettivamente liberale, che le attività tecnico-ingegneristiche - quali quelle che, genericamente, il provvedimento approvato in via d’urgenza dalla Camera intende affidare a FINTECNA – vengano sottratte ai principi della libera concorrenza e dell’evidenza pubblica e quindi al libero mercato.

Si segnala che è soltanto di pochi giorni fa la notizia che il Consiglio di Stato (VI Sezione, 16 luglio 2012 n.4163) ha bocciato l’affidamento diretto effettuato dalla Consip Spa di una serie di servizi professionali, per violazione dell’obbligo normativo dell’evidenza pubblica in tale genere di affidamenti.

Il giudice amministrativo ha pertanto ribadito la necessità che gli incarichi di progettazione e coordinamento della sicurezza debbano essere, dalle pubbliche amministrazioni, affidati tramite confronto competitivo, cui possano partecipare i liberi professionisti.

Questo Consiglio Nazionale, nell'auspicare una inversione di rotta rispetto alla direzione disegnata dalla disposizione in oggetto, con la presente chiede quindi di conoscere le ragioni giustificative alla base della scelta effettuata, avvisando sin d’ora che si adopererà, con tutti i mezzi, per il sostegno dell'attività dei professionisti Ingegneri contro ogni forma di marginalizzazione ed esclusione, contraria ai principi della libera concorrenza.

In attesa di un cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
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