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CORSI PREVISTI DALL'ART. 10, COMMA 2, DEL D.LGS. 494/96
CORSI PREVISTI DALL'ART. 19, COMMA 2, DEL D.LGS 494/96
IPOTESI DI PROGRAMMA
1. Legislazione vigente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro
Normativa vigente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (leggi, D.P.R., decreti legislativi, decreti ministeriali, circolari, ecc).
A titolo indicativo e non esaustivo:
- D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547; D.P.R. 19 marzo 1956, n. 302; D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164; D.P.R. 19 marzo 1956, n. 303; D.M. 12 settembre 1958; D.M. 28 luglio 1958; D.M. 20 novembre 1968; legge 23 dicembre 1978, n. 833; D.M. 19 marzo 1990; legge 5 marzo 1990, n. 46; D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447; legge 9 gennaio 1991, n. 10; D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412; D. Lgs. 19 settembre 1994, n. 626; D. Lgs.19 dicembre 1994, n. 758; D. Lgs. 19 marzo 1996, n. 242; circolare ministeriale n. 102 del 7 agosto 1995; circolare ministeriale n. 89 del 27 giugno 1996; D. Lgs. 14 agosto 1996, n. 493; D. Lgs. 14 agosto 1996, n. 494; D.P.R. 24 luglio 1996, n. 459; D.P.C.M. 1ø marzo 1991; D. Lgs.15 agosto 1991, n. 277; legge 26 ottobre 1995, n. 447.
- Normativa antincendio
- Norme UNI, CEI
Ore: n. 20 (art. 10)
Ore: n. 12 (art. 19)
2. Malattie professionali
- Tipologie e genesi delle più frequenti malattie professionali
- Controllo sanitario dei lavoratori
- Infortuni
- Pronto soccorso
- Adempimenti procedurali
Ore: n. 4 (art. 10)
Ore: n. 4 (art. 19)
3. Statistiche sulle violazioni delle norme nei cantieri
- Statistiche per aree e per settori
- Norme più frequentemente disattese
Ore: n. 4 (art. 10)
Ore: n. 4 (art. 19)
4.Analisi dei rischi
Principali fonti di pericolo nei cantieri.
A titolo esemplificativo: scariche atmosferiche, terremoti, linee elettriche aeree e interrate, tubazioni interrate, demolizioni, scavi, sbancamenti, impianti elettrici, macchine elettriche, condotte in pressione, macchine di cantiere, gru e altri apparecchi di sollevamento, escavatori, macchine e recipienti in pressione, saldatura e taglio, rifornimento carburanti, ponteggi metallici, ponti a sbalzo, ponti mobili, scale a mano, aperture verso il vuoto, circolazione autoveicoli, rumore, agenti chimici, fisici e biologici, ecc.
- Rischi potenziali da ciascuna fonte
- Individuazione e stima dei rischi presenti
- Interventi per l'eliminazione o la riduzione dei rischi rilevati
Ore: n. 40 (art. 10)
Ore: n. 16 (art. 19)
5. Norme di buona tecnica e criteri per l'organizzazione dei cantieri e l'effettuazione dei lavori in sicurezza
- Principali tipologie di cantieri
- Organizzazione e programmazione dei lavori
- Organizzazione del cantiere
- Ambiente di lavoro: uffici, baracche, magazzini
- Servizi igienico-assistenziali: spogliatoi, lavatoi, locali di ricovero, wc, docce
- Segnaletica di sicurezza
- Corretto uso delle macchine e dei dispositivi di protezione individuali (DPI)
- Protezione dei posti di lavoro
- Norme di buona tecnica e misure di sicurezza nell'esecuzione delle più frequenti tipologie di lavori.
A titolo esemplificativo: demolizioni, scavi di fondazioni, rinterri, costruzione di ponteggi, opere provvisionali, installazione gru, realizzazione di impianti elettrici, rifornimento carburanti, lavori in elevazione, lavori in pozzi e gallerie, lavori in cassoni ad aria compressa, lavori di saldatura e taglio, lavori di montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati pesanti, ecc.
Ore: n. 32 (art. 10)
Ore: n. 8 (art. 19)
6. Metodologie per l'elaborazione di piani di sicurezza e coordinamento
Possibile articolazione del piano di sicurezza e coordinamento:
- identificazione del cantiere (committente, opera, località, ecc.)
- analisi dei rischi derivanti al cantiere dalla sua ubicazione (a titolo esemplificativo: geologici, idrologici, sismici, da rete di sottoservizi, ecc.)
- analisi dei rischi indotti dal cantiere all'ambiente esterno (a titolo esemplificativo: polveri, rumore, ostruzione di strade, ecc.) - analisi dei rischi collegati al funzionamento del cantiere
- determinazione degli interventi di prevenzione e protezione necessari per l'eliminazione o la riduzione dei rischi rilevati
- organizzazione e coordinamento dei lavori in funzione della sicurezza
- prescrizioni operative
Ore: n. 20 (art. 10)
Ore: n. 16 (art. 19)
DURATA COMPLESSIVA
Ore: 120 pari a 30 mezze giornate di 4 ore cadauna (art. 10)
Ore: 60 pari a 15 mezze giornate di 4 ore ciascuna(art. 19)
SUGGERIMENTI OPERATIVI
L'esperienza maturata dagli Ordini nei corsi di aggiornamento e in quelli previsti ad esempio dalla legge 818/1984 è già istruttivo per l'organizzazione dei corsi di cui al D.Lgs 494/96.
Comunque il Consiglio Nazionale indica alcuni suggerimenti:
1. Docenti: La scelta potrà essere fatta tra ingegneri e tecnici con comprovata esperienza nella direzione di cantiere, professori universitari, giuristi, magistrati, medici del lavoro, funzionari delle Regioni, dei Ministeri del Lavoro, dell'Industria, della Sanità, dei Lavori Pubblici, degli Ispettorati del lavoro, ISPELS, INAIL, Aziende sanitarie locali, e VV.F.
2. Per rendere più efficace l'insegnamento, le lezioni, ove possibile, dovrebbero essere svolte con l'ausilio di lavagna luminosa, proiettore di diapositive, videoregistratore, computer ed altri moderni mezzi audiovisivi.
Per taluni argomenti, parte delle ore previste potrebbe essere dedicata a lavoro di gruppo e/o a visite di cantieri particolarmente significativi (in tal caso previa sottoscrizione di apposita assicurazione).
Al fine di evitare sovrapposizioni e ripetizioni di argomenti e per un miglior coordinamento delle lezioni, sarebbe opportuno tenere una riunione di tutti i docenti prima dell'inizio del corso.
Ogni docente dovrebbe inoltre impegnarsi a fornire ai corsisti dispense scritte delle proprie lezioni.
3. Ai fini poi del rilascio dell'attestato di frequenza previsto dal comma 2 dell'art. 10 del D. Lgs. 494/96, si dovrà effettuare una registrazione delle presenze.
4. I corsi dovranno svolgersi a spese dei partecipanti e senza oneri finanziari per gli Ordini: quindi per determinarne la quota di partecipazione, al compenso per i docenti andranno aggiunti i costi di fotocopie, dispense, servizi di segreteria, eventuale fitto di locali ed eventuale assicurazione.
Per contenere la quota, i partecipanti a ciascun corso dovrebbero essere almeno 60. Se raggiungere tale numero dovesse risultare difficile per gli Ordini con minor numero di iscritti, si potrebbero eventualmente organizzare corsi interprovinciali.
Con quanto sopra indicato il Consiglio Nazionale non ha inteso esaurire gli aspetti operativi lasciando agli Ordini le decisioni sulla base delle situazioni locali.
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