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MOZIONE N. 7
L'ASSEMBLEA CONGRESSUALE DEGLI ORDINI PROVINCIALI DEGLI INGEGNERI RIUNITI A SILVI MARINA NEI GIORNI 11-12-13 SETTEMBRE 1997 IN OCCASIONE DEL XLII CONGRESSO NAZIONALE
Gli Ingegneri italiani,
udite la relazione introduttiva del presidente del C.N.I., gli interventi del ministro Costa e del sottosegretario Bargone, visti gli esiti dei congressi di Maratea e di Grado, ritenuto che la gravità della situazione e dei pericoli incombenti sugli Ordini e sulla libera professione nel campo dell'ingegneria richieda una generale mobilitazione dell'intera categoria ed una straordinaria attivazione di tutti gli organi istituzionali della stessa, convinti che gli Ingegneri non possano continuare a rimanere semplici spettatori passivi o peggio ancora divenire isolati e disorganizzati prestatori di servizi, certi dell'indispensabile necessità di fornire al mondo esterno un chiaro segnale ed al potere politico in particolare le giuste istanze degli ingegneri italiani nella prospettiva del superiore interesse della collettività tralasciata ogni remora legata a rigide e limitanti interpretazioni del ruolo istituzionale degli Ordini provinciali e del C.N.I.
IMPEGNANO
il C.N.I. a:
- verificare immediatamente ed analiticamente l'effettiva convergenza della categoria espressa attraverso gli Ordini, sull'analisi della grave situazione in atto
- recepire dagli Ordini le indicazioni delle forme di azione e non solo di protesta che possano produrre effetti positivi per la nostra causa nel merito specifico
- coordinare tale forma di azione e farsene primo portatore utilizzando tutti i mezzi necessari ivi compresi quelli finanziari
- relazionare con urgenza e continuità sugli sviluppi conseguenti apportando e proponendo le relative integrazioni e correzioni
- indire a breve termine e comunque entro il prossimo mese di ottobre un'assemblea dei presidenti a valenza congressuale che porti a sbocchi effettivamente operativi, e che abbia l'opportuna risonanza a livello nazionale
- fissare sin d'ora come tema unico di tale assemblea la valutazione della possibilità di sopravvivenza degli Ordini e della libera professione insieme all'esame delle necessità della loro ristrutturazione e radicale trasformazione.
A tale scopo il Congresso invita il Presidente del C.N.I. ed un comitato di 4 colleghi designandi a costituire d'urgenza un collegio di esperti che redigano uno studio istruttorio sui provvedimenti legislativi ed amministrativi in itinere da inviare agli Ordini provinciali almeno una settimana prima dell'assemblea.
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