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Rif. DV05130
Documento 31/01/1998 APPUNTO
Fonte GRUPPO DI LAVORO CNI
Tipo Documento APPUNTO
Numero
Data 31/01/1998
Riferimento Protocollo CNI n. 6165 del 05/03/1998
Note
Allegati
Titolo CONSIGLI PROVINCIALI - RIFORMA DEL SISTEMA ORDINISTICO DELLE PROFESSIONI
Testo Le nuove dimensioni europee e la trasformazione dell'apparato dello stato nella direzione del federalismo nonchè il rapido mutamento tecnologico in crescita qualitativa prima ancora che quantitativa impongono oggi quella necessaria evoluzione dell'assetto delle professioni che gli Ordini da tempo invocano.

L'evoluzione che oggi s'impone passa inevitabilmente attraverso un rafforzamento del ruolo e della presenza nel sistema sociale del Paese degli ordini quali fondamentali organismi di tutela dei cittadini in settori di rilevante interesse pubblico quali la sicurezza, l'ambiente, la sanità, il diritto alla difesa ecc.

Il riordino dei sistema ordinistico trova i suoi capisaldi nella nuova legge quadro sulle professioni, oggi in avanzata fase di elaborazione e nella nuova regolamentazione sulle società professionali.

La nuova legge quadro sulle professioni costituisce lo strumento per definire un nuovo assetto del sistema ordinistico di cui l'asse portante sarà la previsione per gli Ordini rinnovati di una nuova e moderna modalità di tutela dei cittadini assegnando loro il ruolo di garanti della qualità dei propri iscritti e delle prestazioni da essi svolti.

Queste finalità su cui dovrà incentrarsi il rinnovamento potrà essere perseguito affidando agli Ordini i seguenti compiti:

- obbligatorietà di appartenenza all'Ordine dei prestatori;

- funzioni di controllo dell'accesso;

- funzioni di presiedere e verificare l'aggiornamento degli iscritti;

- funzioni di presiedere alla certificazione della qualità della prestazione;

- funzioni di controllo tariffario in relazione alla qualità della prestazione;

- funzioni disciplinari in grado di imporre il rispetto delle norme deontologiche.

Dovrà inoltre essere definito un sistema elettorale in grado di consentire un ampliamento della partecipazione degli iscritti ai più impegnativi compiti dell'Ordine con allargamento della base democratica.

L'altro cardine del nuovo assetto delle professioni va individuato nella regolamentazione delle società professionali che riveste particolare rilievo per le attività di ingegneria. Al modello tradizionale di svolgere la professione in forma individuale o associata si aggiunge la società di professionisti, strumento a lungo invocato, e per il quale ora non è difficile prevedere quantomeno nel settore dell'ingegneria una rapida diffusione.

Questa regolamentazione deve quindi essere intesa come la prima risposta a quell'esigenza di ammodernamento a lungo richiesta nel rispetto della tradizione ordinistica.

La volontà di modernizzazione deve passare dunque attraverso questi principi che devono ritenersi dei punti inderogabili per gli ordini.



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