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Rif. DV06561
Documento 15/09/2000 MOZIONE
Fonte ASSEMBLEA CONGRESSUALE
Tipo Documento MOZIONE
Numero 2
Data 15/09/2000
Riferimento del 15/09/2000 Protocollo CNI n. 4001 del 04/10/2000
Note
Allegati
Titolo XVL CONGRESSO NAZIONALE DI ANCONA - EDILIZIA - SICUREZZA E QUALITA'
Testo RELAZIONE E PROPOSTA DI MOZIONE PRESENTATA DALLA FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI DELLA TOSCANA

Sicurezza e qualità: due concetti che in questi ultimi anni sono assurti agli onori dei dibattiti ingegneristici e, più in generale, di quello riguardante il riordino delle professioni, investite di recente dal vento fortissimo del rinnovamento, generato, più o meno sinceramente, dai propugnatori della libera concorrenza, del mercato globale e delle regole pseudo - europeistiche.

Che il vento fosse artificiosamente intenso e non alimentato da motivazioni serie e sostanziali, lo si è capito quando, di fronte alla reazione degli organismi rappresentativi delle professioni, organizzatisi per fronteggiare il comune pericolo, ed alle conseguenti verifiche, le motivazioni suddette sono apparse in tutta la loro pretestuosità, rivelandosi raffazzonati paraventi di interessi di cassetta e di potere.

Attualmente l'attacco agli Ordini sembra essersi sopito, ma non dobbiamo illuderci, probabilmente coloro che lo avevano ispirato stanno riorganizzandosi per una nuova offensiva, magari in forma diversa da quella precedente, ma con lo stesso obiettivo; e forse la riforma universitaria in itinere non è del tutto estranea alla strategia volta a scardinare l'attuale assetto e organizzazione delle professioni in generale e di quella di Ingegnere in particolare.

In questo inquietante scenario dell'ultimo triennio i problemi della sicurezza e della qualità, pur sempre presenti nelle problematiche professionali degli ingegneri, hanno assunto una ancor maggiore rilevanza.

Si rendono pertanto opportune alcune riflessioni sull'argomento.

Per quanto concerne la qualità, di alcuni suoi aspetti sono stati approfonditamente esaminati:

- molti Ordini Provinciali, alcune Federazioni regionali, tra cui quella Toscana che ha organizzato numerosi convegni sull'argomento, e lo stesso CNI, si sono ormai da tempo impegnati a divulgare nell'ambito della categoria, i criteri di qualità secondo ISO 9001; la diffusione della cultura della qualità e la conoscenza di tale normativa potrà consentire ai colleghi di decidere consapevolmente se implementare o meno negli studi professionali un sistema di qualità, con eventuale successiva certificazione, opportunamente adattato alla prestazione intellettuale peculiare dell'attività professionale dell'ingegnere;

- in occasione del dibattito sul riordino delle professioni, a proposito della qualità della prestazione professionale (relativamente alla quale, nel settore edilizio, è stato presentato un progetto di normativa) si e giunti anche ad individuare una sorta di corrispondenza biunivoca tra tariffa professionale e livello qualitativo della prestazione, ed a designare l'Ordine quale garante del rispetto di tale corrispondenza tramite la verifica del livello prestazionale raggiungibile dai propri iscritti.

Parlando della qualità non si può non includere in tale concetto anche l'aspetto etico e deontologico che costituisce una peculiarità delle modalità di espletamento della libera professione, che infatti si attua con la corretta applicazione di procedure, operata da professionisti effettivamente capaci e preparati, dotati delle potenzialità e delle attrezzature proporzionate all'incarico da espletare.

Potremo allora realizzare la Qualità Globale solo se, avvalendosi o meno di un sistema di qualità, la prestazione professionale sarà fornita in modo eticamente e deontologicamente corretto, all'equo prezzo di tariffa ed al giusto livello di qualità.

Nel soddisfacimento dei criteri di Qualità Globale l'Ordine professionale dovrà assumere un ruolo da protagonista, decidendo in merito all'aspetto tariffario, etico e deontologico, ed al livello di qualità raggiunto; tali funzioni, indubbiamente tanto onerose da assolvere con le attuali strutture ordinistiche quanto determinanti, consentiranno di accrescere l'importanza degli Ordini nell'ambito delle professioni intellettuali, a condizione che questi ultimi sappiano strutturarsi ed organizzarsi in maniera da assolvere agli importanti compiti prima individuati.

Al più generale e consueto concetto di sicurezza, con il quale, al fine di salvaguardare i beni materiali, territorio compreso, e le vite umane, e concepito qualsiasi intervento ed opera di ingegneria e che costituisce parte fondamentale della formazione culturale dell'ingegnere, si sono associati, recentemente, quelli relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro e alla sicurezza dei fabbricati esistenti.

Per quanto concerne il primo di essi è tuttora in corso il pesante coinvolgimento degli Ordini nella formazione e nell'aggiornamento dei professionisti preposti a gestire la sicurezza nei cantieri mobili; è da rilevare come gli Ordini degli Ingegneri abbiano risposto a questa esigenza sociale in maniera esemplare, generando formazione e cultura, coscienziosamente consapevoli del proprio ruolo.

Due episodi luttuosi hanno poi richiamato l'attenzione del Paese sulla sicurezza dei fabbricati esistenti. E' questo l'argomento che, più di ogni altro, in quest'ultimo anno ci ha visti attivamente e proficuamente impegnati.

La tragedia di Soverato ha inoltre-riproposto con forza come la difesa del suolo e la tutela del territorio siano questioni non più rinviabili che esigono un'inversione di tendenza negli investimenti destinando ad essi adeguate risorse finanziarie.

Gli organismi rappresentativi della categoria sono stati quelli che, complessivamente, più di qualsiasi altra istituzione, hanno sentito il dovere civile di fornire il proprio contributo in maniera seria e consapevole.

Numerose e puntuali sono state le iniziative sul tema, sia da parte del CNI che degli Ordini e delle Federazioni Regionali: dalla istituzione di un numero verde di pronto intervento, alla organizzazione di Convegni e alla formulazione di proposte di leggi regionali, diffondendo la cultura della sicurezza e spronando il Governo ad assumere tutte le iniziative, compresa quella indispensabile della predisposizione di una specifica normativa, necessarie per la salvaguardia del patrimonio immobiliare nazionale.

Ancora una volta, e non si tratta di autocompiacimento ma di analisi oggettiva, la categoria, consapevole dell'importanza del proprio ruolo sociale, ha saputo, in maniera esemplare, concretizzare il proprio impegno al servizio della società ponendosi in evidenza, nei panorama professionale nazionale, per la sua concretezza ed aff1dabilità.

L'Assemblea dei delegati degli Ordini degli Ingegneri d'Italia

Riuniti ad Ancona in occasione del XLV Congresso Nazionale,

ESAMINATA

L'allegata Relazione presentata dalla Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Toscana,

CONSIDERATO
che i temi della qualità e della sicurezza rappresentano aspetti cruciali per la categoria,

RITENUTO
fondamentale il raggiungimento di specifici obiettivi relativi alle tematiche in argomento,

IMPEGNA
il Consiglio Nazionale Ingegneri ad operare le scelte e ad indirizzare le proprie azioni al fine del raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- espletamento della professione di ingegnere con procedure, supporti e conoscenze di sempre più elevata qualità;
- formulazione di criteri oggettivi atti a consentire il riscontro della Qualità Globale delle prestazioni professionali;
- precisazione e divulgazione dei concetti che implicano la correlazione tra Ordini professionali, Qualità Globale ed equo livello tariffario;
- formazione e diffusione, quale dovere sociale della categoria, di una sempre più profonda cultura della sicurezza nell'ambiente di vita ed in quello di lavoro;
- riconoscimento della cultura della sicurezza quale elemento precipuo della formazione professionale e costante impegno nell'aggiornamento dell'ingegnere.

Approvata 5 astenuti

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