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GLI ORDINI DEGLI INGEGNERI D'ITALIA
RIUNITI NEL XLV CONGRESSO NAZIONALE AD ANCONA
preso atto
- che la professione di ingegnere è finalizzata, attraverso le applicazioni della scienza e della tecnica, alla tutela dell'interesse pubblico, al miglioramento della qualità della vita e alla tutela dell'ambiente, e che la garanzia della sicurezza si pone come principio etico fondamentale nell'esercizio della professione per la tutela della collettività;
- che la sempre maggiore complessità delle situazioni e delle problematiche tecniche impongono un più elevato livello qualitativo delle prestazioni professionali per la tutela dell'ambiente e del patrimonio edilizio del paese;
- che è compito degli Ordini e obiettivo di tutti gli ingegneri garantire il raggiungimento della qualità e della sicurezza considerato il ruolo di`"parte sociale" che spetta alle professioni e agli ingegneri in particolare,
considerato
- che per il raggiungimento di questi due obiettivi è necessario che agli Ordini professionali siano attribuiti compiti e funzioni tali da metterli in grado, più che per il passato, di esercitare un'azione di promozione, di aggiornamento e di verifica dell'attività dei propri iscritti;
- che la formazione e l'aggiornamento sono presupposto fondamentale perché la qualità e la sicurezza possano essere garantite, per cui è indispensabile che l'Università fornisca ai futuri ingegneri un completo e adeguato bagaglio culturale tecnico e scientifico;
- che è necessario che vengano previsti adeguati finanziamenti al fine di raggiungere questi obiettivi,
tenuto conto infine
- che varie proposte di legge sul nuovo ordinamento delle professioni sono in discussione da anni ma non è emersa un'effettiva volontà politica di portare a termine la riforma con le scelte coraggiose che la situazione richiede;
- che è in atto una riforma della scuola media superiore e dell'Università portata avanti senza il contributo degli Ordini professionali che, con l'inserimento della laurea di primo livello, fa prevedere una grave dequalificazione dell'ingegnere italiano;
affermano
- il loro ruolo di insostituibile parte sociale in tutti i processi che riguardano lo sviluppo del paese, la gestione del territorio, la garanzia della sicurezza e la formazione;
chiedono
- che venga attuata la riforma degli ordinamenti professionali a mezzo di una legge quadro, e che tale riforma porti a maggiormente qualificare le funzioni e le attribuzioni degli Ordini per una sempre più precisa e attenta azione di verifica, nel rispetto delle norme di etica, del livello qualitativo degli iscritti e del livello qualitativo delle prestazioni;
- che venga tutelata la tariffa professionale quale presupposto indispensabile affinché possa essere garantita la necessaria qualità delle prestazioni e vengano evitati fenomeni di degenerazione del rapporto fra professionisti e cittadini;
- che gli ingegneri siano parte attiva nella riforma dei cicli scolastici e dell'Università, da condursi quindi con il fattivo e concreto coinvolgimento degli Ordini e finalizzata al miglioramento della preparazione tecnica e culturale dei futuri professionisti, evitando per essi percorsi accorciati che non possono che squalificare il valore del titolo e la figura dell'ingegnere, e prevedendo quindi, in alternativa ai corsi previsti di primo e secondo livello, un percorso unico di cinque anni;
- che a tal fine il CNI in sintonia con l'Assemblea dei Presidenti e in sede di confronto con gli organismi universitari, si impegni in una puntuale verifica e continuo monitoraggio in tutte le scuole di ingegneria, dei percorsi formativi dei laureati di 1ø livello e dei laureati specialisti di 2ø livello, affinché non si replichi il clamoroso fallimento dei D.U., ma si pervenga alla realizzazione di figure professionali tecniche aderenti allo spirito della legge e confacenti alle richieste del mercato, indispensabilmente propedeutiche alla formulazione di chiare e ben distinte competenze; ciò a maggior garanzia della qualità delle prestazioni professionali ed a salvaguardia della prestigiosa figura dell'ingegnere italiano;
- che siano previsti finanziamenti, anche sotto forma di sgravi fiscali, in favore delle professioni e dei professionisti, al fine di promuovere tutte le iniziative connesse alla sicurezza dei cittadini, la formazione e il tirocinio professionale, l'aggiornamento del professionista per il mantenimento dell'indispensabile livello qualitativo.
Approvata
Contrario: Firenze
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