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Rif. DV08485
Documento 14/11/2003 DOCUMENTO
Fonte COMMISSIONE PER REGOLAMENTO ELETTORALE
Tipo Documento DOCUMENTO
Numero
Data 14/11/2003
Riferimento
Note
Allegati
Titolo RISULTANZE DELLA RIUNIONE DEL 14 NOVEMBRE 2003
Testo RISULTANZE DELLA RIUNIONE DEL 14 NOVEMBRE 2003

Venerdì 14 novembre ultimo scorso, così come deciso nell’ ultima Assemblea dei Presidenti del sabato precedente, si è riunita presso la sede del nostro Consiglio Nazionale la Commissione mista, composta da Presidenti degli Ordini Provinciali e da Consiglieri Nazionali, costituita per elaborare un documento che rappresenti il punto di vista degli Ingegneri a riguardo delle nuove regole elettorali per il rinnovo degli organi di rappresentanza di Categoria. Si tratta di un lavoro ovviamente istruttorio, da discutersi nel prosieguo dell’ Assemblea dei Presidenti sospesa l’ 8 novembre e che si terrà a Napoli il 27 di questo mese. L’obiettivo è di riuscire ad approvare in questa ultima sede una bozza propositiva da sottoporre all’attenzione dei Ministeri di Grazia e Giustizia e dell’Università che, ai sensi e per gli effetti dell’ art. 4 del D.P.R. n.328/2001, hanno il compito di elaborare il "regolamento" che prevedrà le nuove modalità di svolgimento delle nostre elezioni.
Alla riunione della Commissione hanno partecipato per il C.N.I.:
- Ing. Sergio Polese. Presidente
- Ing. Giancarlo Giambelli. Consigliere
- Ing. Ferdinando Luminoso. Vice Presidente Vicario
- Ing. Romeo La Pietra. Vice Presidente Aggiunto
- Ing. Alessandro Biddau. Consigliere Tesoriere
- Ing. Renato Buscaglia. Consigliere Segretario

Per i Consigli Provinciali:
- Ing. Arturo Alonci. Presidente Messina
- Ing. Franco Barosso. Presidente Vercelli
- Ing. Fabio Giorgio Bonfà. Vice Presidente Padova
- Ing. Giancarlo Ferrera. Presidente Novara
- Ing. Sebastiano Frixa. Presidente Genova
- Ing. Giovanni Rolando. Presidente Imperia
- Ing. Salvatore Saccà. Presidente Catanzaro
- Ing. Fernando Passerini. Consigliere Napoli
- Ing. Paolo Stefanelli. Presidente Lecce

Al sottoscritto ing. Paolo Stefanelli è stato affidato il compito svolgere le funzioni di segretario verbalizzante della seduta della Commissione.
I lavori sono stati aperti dal Presidente ing. Polese che ha aggiornato i presenti sulla attuale situazione del Disegno di Legge "Vietti" e sui lavori del gruppo di funzionari preposto alla elaborazione del regolamento previsto dal 3. comma dell’art. 4 del D.P.R. n.328/2001, che per praticità si riporta integralmente:

Art. 4.
Norme organizzative generali
1. Salve le disposizioni speciali previste nel presente regolamento, il numero dei componenti degli organi collegiali, a livello locale o nazionale, degli ordini o collegi relativi alle professioni di cui all’ articolo 1, comma 1, qualora vengano istituite le due sezioni di cui all’ articolo 2, è ripartito in proporzione al numero degli iscritti a ciascuna sezione. Tale numero viene determinato assicurando comunque la presenza di ciascuna delle componenti e una percentuale non inferiore al cinquanta per cento alla componente corrispondente alla sezione A. L’elettorato passivo per l’elezione del Presidente spetta agli iscritti alla sezione A.
2. Nell’ipotesi di procedimento disciplinare i relativi provvedimenti vengono adottati esclusivamente dai componenti appartenenti alla sezione cui appartiene il professionista assoggettato al procedimento.
3. Con successivo regolamento ai sensi dell’articolo 1, comma 18, legge 14 gennaio 1999, n. 4, e successive modificazioni, verranno definite le procedure elettorali e il funzionamento degli Organi in sede disciplinare, nel rispetto dei principi definiti nei commi 1 e 2.

A turno, tutti i convenuti alla riunione hanno esposto il punto di vista proprio o dell’Ordine che rappresentano. In alcuni casi sono state esposte posizioni discusse e concordate in Federazioni Regionali.
Ritenuto che il compito della Commissione non sia quello di concordare ed elaborare una proposta chiusa, ma di analizzare un ventaglio di possibili procedure da sottoporre al giudizio dell’Assemblea dei Presidenti, al sottoscritto è stato affidato il compito di riassumere le varie posizioni emerse in sede di discussione, predisponendo le mozioni cui sono riconducibili le risultanze dei lavori svolti.
Successivamente, la stessa Commissione potrà ottenere mandato dall’ Assemblea per elaborare la proposta definitiva da inoltrare ai Ministeri competenti.
I temi oggetto d discussione e sui quali dovrà esprimersi anche l’ Assemblea dei Presidenti sono:
1) Regole per le elezioni dei Consigli Provinciali;
2) Regole per l’elezione del Consiglio Nazionale;
3) Regole per lo svolgimento dei procedimenti disciplinari.
Su alcuni punti la convergenza dei presenti è stata totale, e precisamente:
- necessità di coniugare funzionalità degli organi di rappresentanza e democraticità dei sistemi elettorali;
- votazioni per liste e per programmi;
- incentivazione alla partecipazione al voto per rendere maggiormente rappresentativi gli Ordini provinciali;
- non conciliabilità della limitazione nel tempo delle procedure elettive con la previsione di un quorum di elettori perché le stesse siano valide;
- stabilire un quorum, affinché maturi per i triennali il diritto ad una rappresentanza in Consiglio;
- non accettabilità di modalità di voto che non diano garanzie sulla segretezza e incondizionabilità dello stesso (ad esempio: voto per posta, per e-mail, per delega, ecc.);
- eleggibilità solo di chi ha dichiarato disponibilità a candidarsi;
- allungamento della durata in carica dei consigli fino a cinque anni;
- limite eleggibilità solo per i presidenti;
- contemporaneità delle votazioni provinciali;
- sfasamento delle elezioni per il C.N.I. rispetto a quelle per i Consigli provinciali;
- votazione unica senza ballottaggio;
- contemporaneità delle votazioni per il C.N.I..

L’ing. Giambelli ha depositato in Commissione un documento contenente alcune proposte che di seguito verranno riportate e che è introdotto da una semplice ed intelligibile definizione dei metodi elettorali che qui di seguito riporto:
I sistemi elettorali si riconducono a tre famiglie:
a) i proporzionali puri, nei quali rientrano anche quelli che prevedono esclusione di liste che non conseguono una percentuale prefissata;
b) sistemi maggioritari puri, quelli che prevedono le assegnazioni di tutti i posti disponibili a chi consegue il più elevato numero di voti;
c) sistemi maggioritari corretti, quelli che prevedono una assegnazione di posti con premio a chi ottiene la maggioranza di voti, e una contemporanea assegnazione di posti ridotta agli altri concorrenti.
Sino ad ora il sistema elettivo dei consigli provinciali è un sistema sostanzialmente proporzionale puro, e il sistema elettivo del consiglio nazionale, che è per persona, è riconducibile ad un sistema proporzionale.
Tra le ipotesi avanzate una (Frixa) è riconducile alla fattispecie prevista al precedente punto a), mentre una proposta (La Pietra) può essere definita di tipo b) e due (Giambelli e Stefanelli) sono di tipo c). Moltissime le variabili possibili, ma di dettaglio, avanzate su tali proposte. La commissione ha ritenuto di elencarle per "dovere di cronaca", ma di non sottoporle necessariamente al giudizio dei Presidenti riuniti il 27 novembre in Assemblea a Napoli, perché ai funzionari ministeriali, in prima battuta, occorre fornire indicazioni generali, riservandosi, poi, di intervenire anche nei dettagli procedurali.

Regole per le elezioni dei Consigli Provinciali

1^ proposta (Frixa):

Proporzionale puro
Individuazione preventiva dei candidati eleggibili.
Voto per liste, ma con la possibilità di votare candidati appartenenti a liste diverse, così come oggi accade.
Elezione del Presidente riservata ai consiglieri eletti.
Seggio itinerante.
Commissione elettorale composta da candidati e componenti uscenti del consiglio.

2^ proposta (Giambelli)

Proporzionale corretto.
Presentazione di liste con un modesto numero di presentatori, comprendenti tanti candidati quanti sono in totale i membri del consiglio aumentati di alcuni posti (10% - 20%) per compensare eventuali posti che si rendessero liberi nel tempo. Eliminazione delle liste che non conseguono, in base ai voti espressi validi, un numero di voti che in una ripartizione proporzionale non corrispondono almeno ai voti occorrenti per eleggere un consigliere.
Liste bloccate senza voto di preferenza. Presidente eletto dal Consiglio. Premio di maggioranza dei 3/5 dei seggi se una lista supera il 40 % dei voti validi. Se supera anche i 3/5 dei voti validi i seggi sono attribuiti proporzionalmente.

3^ proposta (Stefanelli)

Proporzionale corretto (o maggioritario corretto).
Presentazione di liste e programmi a cura di un congruo numero di iscritti. Liste che devono rispecchiare le composizioni dei consigli da eleggere. Voto per lista con possibilità di esprimere un’unica preferenza . Premio di maggioranza pari ai 3/5 dei seggi alla lista che consegue il maggior numero di voti. Quorum per validità di voti per una lista (pari al numero minimo di voti per eleggere un consigliere) e ripartizione in proporzione sulle altre liste dei voti non validi. Schede differenziate per iscritti di sezione A e di sezione B. Obbligo di giustificare l’assenza alle votazioni.

4^ proposta (La Pietra)

Maggioritario puro.
Assegnazione di tutti i posti disponibili in Consiglio, distribuiti nel rispetto delle regole di garanzia di rappresentanza dei triennali, alla lista che abbia conseguito il maggior numero di voti.
Quorum del 25%.

Proposte di dettaglio:
1- differenziare regole a seconda della dimensione degli ordini (per i piccoli non a liste);
2- elezione diretta del Presidente;
3- seggio itinerante;
4- più seggi contemporaneamente anche presso notai;
5- riserva di seggi per settori e per sezioni;
6- numero di preferenze superiore all’unità, ma limitato;
7- ripescaggio per surroga;
8- istituzionalizzazione della carica di vicepresidente.

Regole per l’elezione del Consiglio nazionale

Vale quanto detto per i Consigli Provinciali, adattando i metodi alla diversa natura degli elettori.

Proposte di dettaglio:
1- ogni consigliere provinciale è elettore per il C.N.I. (voto "pesato");
2- votazioni C.N.I. per delegati in sede congressuale;
3- votazioni contemporanee.
4- Elezione diretta a Presidente del C.N.I. del capofila della lista che consegue il maggior numero di voti e che supera il 40%.
5- Votazioni al C. N. I. riservate agli interi Consigli provinciali (voto "pesato").

Procedimenti disciplinari

Tutti i presenti hanno condiviso l’opportunità di introdurre almeno qualche correttivo per rendere più efficace l’azione di controllo della correttezza di comportamento degli iscritti. Sono state avanzate alcune ipotesi di modifica delle attuali prassi:
a- regionalizzazione dei procedimenti;
b- istruttoria affidata ad iscritti esterni al consiglio;
c- istituzione del Collegio Probi Viri esterno al Consiglio;
d- esternalizzazione della gestione disciplinare.
Copia del presente viene inviata a tutti i partecipanti alla riunione del 14 novembre con preghiera di integrare e suggerire correzioni.
Mi scuso per le inevitabili omissioni, da addebitare esclusivamente a mie mancanze in sede di verbalizzazione, chiedendo la massima collaborazione possibile perché le integrazioni siano di livello di dettaglio pari a quello della sintesi svolta.
Il presente lavoro è da ritenersi svolto in solido dall’intera commissione. Non ho riportato le posizioni dei singoli partecipanti alla riunione della Commissione per consentire a tutti di eventualmente ripensare a quanto detto e di esprimersi sul presente verbale che sarà in tal senso eventualmente integrato dal sottoscritto con le dichiarazioni che perverranno.

Paolo Stefanelli

Presidente Ordine Ingegneri Lecce
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