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Questo Consiglio Nazionale e gli Ordini provinciali sono a chiedere alle SS.LL. tempestivi elementi di chiarezza e certezze su quanto indicato nell’oggetto.
Su un tema così delicato in fatto di sicurezza per le costruzioni che vede coinvolti non solo gli ingegneri e le imprese di costruzioni ma soprattutto i cittadini e la pubblica incolumità esiste, come è ben noto alle SS.LL, una grande confusione, sia a livello tecnico che politico, alimentata da diatribe sulle competenze fra le strutture dello Stato a cui si aggiungono i vari “tavoli tecnici” della conferenza Stato-Regioni. Il tutto poi viene alimentato da notizie anche contraddittorie riportate sulle riviste e sui quotidiani economici.
Si ricorda infatti che i ritardi da parte delle Regioni sull’aggiornamento della nuova mappa sismica elaborata dal Servizio Sismico Nazionale, mappa che avrebbe dovuto essere già discussa entro il 9 maggio 2004, rappresentano ulteriori freni alle decisioni ministeriali.
Con nota del 22.09.04 n. 16209/U-AD/04 indirizzata al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, questo Consiglio Nazionale aveva fatto richiesta di una congrua proroga dei termini temporali di 18 mesi previsti nell’Ordinanza 3274/2003, proroga poi accordata di soli 6 mesi con l’Ordinanza 3379/2004 motivata anche da alcune modifiche ed integrazioni di natura tecnica contenute nell’ Ordinanza 3316/2003.
Si apprende adesso da recentissime notizie di stampa che esisterebbe già alla firma del Presidente del Consiglio dei Ministri una nuova Ordinanza di completa revisione dei contenuti tecnici delle due Ordinanze citate (3274/2003 e 3316/2003) che entrerebbe obbligatoriamente in vigore dopo il prossimo 8 maggio e che sembra non tenere conto di quanto indicato nel T.U. delle norme tecniche per le costruzioni approvato dal Consiglio Superiore dei LL.PP il 30 marzo u.s. dove al paragrafo 5.7.1.1 secondo capoverso per le progettazioni in presenza di azioni sismiche, vengono date indicazioni in chiave facoltativa dell’applicazione dell’Ordinanza 3274 e successive modificazioni.
Il quadro sopra riassunto è veramente desolante ed aggiunge ulteriori dubbi alle già molte incertezze esitenti.
E’ una situazione paradossale dove tutti gli attori giocano a rimpallarsi le responsabilità.
Questo Consiglio Nazionale, nell’interesse degli Ingegneri Italiani e della Collettività intera, ritiene che l’attuale stato di confusione ed incertezza non possa più essere ulteriormente protratto e chiede che venga emanata al più presto un’unica normativa antisismica chiara e definitiva, con un congruo periodo transitorio per consentirne una corretta applicazione, sospendendo nelle more l’entrata in vigore dell’Ordinanza 3274\2003 e successive modificazioni prevista per l’8 maggio p.v.- Certi di aver colto l’attenzione delle SS.LL su tale delicata questione si porgono distinti saluti.
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