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Rif. DV09111
Documento 19/07/2005 NOTA
Fonte CNI
Tipo Documento NOTA
Numero
Data 19/07/2005
Riferimento Protocollo CNI n. 1045 del 19/07/2005
Note
Allegati
Titolo NORMATIVA ANTISISMICA - NECESSITA' DI CHIAREZZA
Testo Questo Consiglio Nazionale, unitamente agli Ordini provinciali e all’intera categoria degli Ingegneri, chiede alle SS.LL. una definitiva chiarezza sulla normativa antisismica oggetto negli ultimi tempi di nuove disposizioni a tutt’oggi non entrate in vigore.
L’ordinanza antisismica n. 3274\2003 del Dipartimento della Protezione Civile emanata circa due anni fa con carattere d’urgenza, ma non ancora resa operante in quanto oggetto di ripetute proroghe e di corpose correzioni, dovrebbe entrare in vigore il prossimo 8 agosto, ma è noto come sia stato nel frattempo approvato in prima lettura dal Consiglio Superiore del Lavori Pubblici il nuovo testo Unico sulle costruzioni che contiene anche la normativa per le costruzioni in zona sismica.
Questo T.U. dovrebbe essere approvato prima della entrata in vigore dell’Ordinanza, ma a tutt’oggi non si registrano segnali in tal senso.
La situazione prospettata determina una grande confusione su un tema così delicato che investe la tutela della pubblica incolumità, confusione alimentata dalla poco opportuna diatriba, ancora non chiarita, sulle competenze tra le diverse strutture dello Stato e dai numerosi interventi in merito dei vari organismi interessati dal percorso approvativo del T.U., in particolare dalla Conferenza Stato-Regioni.
Si rileva altresì che la nostra categoria, che ricomprende in maniera prevalente, pressocchè esclusiva, i progettisti strutturali, cioè i soggetti chiamati ad applicare concretamente le norme tecniche in argomento, non è stata concessa la possibilità di fornire il proprio qualificato contributo, sia relativamente alla Ordinanza che al T.U.
E’ ben strano che non siano stati preventivamente consultati i professionisti ai quali la legge affida il compito di applicare le norme tecniche ed attribuisce le conseguenti responsabilità.
In proposito, comunque, gli ingegneri italiani, convinti che una normativa più rigorosa ed innovativa possa non solo migliorare il livello di sicurezza delle costruzioni, ma contribuisca anche ad esaltare la propria competenza professionale, già unanimemente riconosciuta, ribadiscono di essere favorevoli ad una normativa nuova, basata su presupposti scientifici condivisi, ma chiedono chiarezza e certezza sulla modalità e sulla tempistica di applicazione.
Bisogna decidere una buona volta se l’Ordinanza del Dipartimento della Protezione Civile debba finalmente essere applicata ovvero se debba essere definito al più presto l’iter di approvazione del Testo Unico che, molto, opportunamente, prevede un congruo periodo transitorio di verifica e sperimentazione.
Non è possibile ipotizzare che il prossimo 8 agosto entri in vigore l’Ordinanza e che poi subito dopo venga approvato e reso operante il T.U., determinando così un ulteriore confusione normativa.
La tutela della pubblica incolumità, che costituisce il presupposto cui da sempre si ispira l’attività professionale degli ingegneri, impone chiarezza e certezza di norme e dei tempi di attuazione.
In considerazione di quanto sopra rappresentato, questo CNI, nell’interesse degli ingegneri italiani e della intera collettività, ribadisce la ferma convinzione che l’attuale stato di confusione ed incertezza non possa più essere ulteriormente protratto e chiede che venga emanata al più presto una normativa antisismica chiara, unitaria e definitiva, che preveda un congruo periodo transitorio nel corso del quale possono essere acquisiti e recepiti i contributi dei professionisti a cui è demandato per legge di applicare ed utilizzare concretamente tale norma.
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