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Rif. DV09492
Documento 26/10/2006 RICHIESTA INTERVENTO
Fonte CNI
Tipo Documento RICHIESTA INTERVENTO
Numero
Data 26/10/2006
Riferimento Protocollo CNI n. 3769 del 26/10/2006
Note
Allegati
Titolo COMPETENZE PROFESSIONALI - ATTIVITA' DEI CONSULENTI CHIMICI DI PORTO - ISTANZA DELL'ORDINE DEGLI INGEGNERI DI SIRACUSA - RISPOSTA DELL'AUTORITA' PORTUALE DI AUGUSTA DEL 1/9/2006 - RICHIESTA URGENTE DI CHIARIMENTI
Testo Con la presente si richiede un cortese e sollecito chiarimento all’Autorità Portuale di Augusta, in relazione alla propria nota prot. N. 5675/TEC del 1 settembre 2006, di risposta ad una istanza avanzata dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Siracusa sul tema della individuazione delle figure professionali atte a rivestire il ruolo di consulente chimico di porto.

Al Ministero dei Trasporti, Direzione Generale per le Infrastrutture della Navigazione Marittima ed Interna - che legge per conoscenza - si richiede inoltre un pronto intervento in caso di inerzia delle Autorità competenti.

E’ opportuno, per intendere appieno la problematica, un breve riepilogo dei fatti.

IL QUADRO NORMATIVO

La disciplina dell’attività dei consulenti chimici di porto è data, oltre che dal Codice della navigazione e da disposizioni settoriali, dalla circolare Ministero dei Trasporti e della Navigazione del 10 dicembre 1999.

Al punto 1.1. di detta circolare è stabilito che i consulenti chimici per operare in ambito portuale devono essere iscritti nel registro istituito ai sensi dell’art. 68 Cod. Nav. e che tra i requisiti di iscrizione vi deve essere - tra l’altro - il possesso della laurea -in chimica, chimica industriale o ingegneria chimica", oltre all’iscrizione all’Albo.

I compiti e quindi le competenze professionali dei chimici di porto sono precisati dalla circolare del 1999 e dalla normativa di settore.

Come rammentato dall’Ordine di Siracusa capita ai consulenti chimici di porto di svolgere attività - quali la stima del rischio e la valutazione delle procedure di sicurezza da adottare per lavori di manutenzione sulle navi nei cantieri di riparazione navale, la stima della efficienza degli impianti e/o strutture di bordo e valutazione del rischio e delle procedure di sicurezza da adottare per l’esercizio degli impianti di bordo delle navi cisterna - di sicura pertinenza dei professionisti ingegneri.

LA ISTANZA DELL’ORDINE DI SIRACUSA

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Siracusa, con una
nota datata 3/8/2006, prot. n. 695/2006, ha richiesto alle Autorità Portuali di Augusta di valutare la possibilità di inserire un professionista avente il titolo di ingegnere chimico tra i consulenti chimici di porto che operano nel Porto di Augusta.

Di recente infatti si è reso disponibile un posto nel locale registro dei consulenti chimici, per cessazione dal servizio del professionista già incaricato, e tale posto deve essere rassegnato.

L’Ordine degli Ingegneri auspica che siano tenute in debita considerazione le candidature dei professionisti ingegneri, sia per una integrale applicazione della circolare ministeriale datata 10/12/1999, sia perché alcuni degli interventi cui è preordinata l’attività dei consulenti chimici appaiono di indubbia competenza degli ingegneri chimici ( e del relativo corso di studi) e non dei chimici tout court.

LA RISPOSTA DELL’AUTORITA’ PORTUALE DI AUGUSTA

A seguito della sollecitazione dell’Ordine di Siracusa, l’Autorità Portuale di Augusta, con nota datata 1/9/2006, prot. n. 5675/TEC, ha replicato che:

a) la circolare del Ministero Infrastrutture - Trasporti del 10/12/1999 "appaia del tutto vincolante ai fini della individuazione delle figure professionali da inserire nell’organico del servizio chimico di porto";

e inoltre che:

b) - "constata l’attuale mancanza di ulteriori sollecitazioni sull’argomento per parte del competente Ministero dei Trasporti, si ritiene di non poter dare corso a qualsivoglia interpretazione restrittiva delle disposizioni sopra richiamate".

OSSERVAZIONI E RICHIESTA DI INTERVENTO

Il CNI esprime stupore per i contenuti di detta nota. Essa, come minimo, appare poco chiara.

Non si vede infatti che senso abbia l’osservazione secondo cui non si può - dare corso a qualsivoglia interpretazione restrittiva delle disposizioni" di legge, quasi che l’Ordine provinciale - secondo l’Autorità Portuale - avesse chiesto qualcosa di diverso (e contrario) rispetto all’osservanza della legge.

In realtà l’Ordine provinciale ha proprio sollecitato una piena e corretta applicazione della normativa (cfr circolare ministeriale del 1999), laddove essa ammette e richiede la partecipazione e la considerazione delle competenze appartenenti all’ingegnere chimico.

Appare pertanto non pertinente e fuori luogo - su questo punto - la replica dell’Autorità Portuale.

Proprio il richiamo - nella nota datata 01/09/2006 - al dettato vincolante della circolare del 1999 dovrebbe condurre (al contrario di quanto sembra asserire l’Autorità Portuale) alla presa in considerazione delle professionalità dell’ingegnere chimico in un porto di grandi dimensioni, che risulta (finora) sfornito di dette competenze.

Per quanto concerne l’argomentazione (?) basata sulla -attuale mancanza di ulteriori sollecitazioni sull’argomento per parte del competente Ministero dei Trasporti", oltre a ribadire che la normativa da applicare al caso di specie è già cogente e piana, questo Consiglio Nazionale non può far altro che richiamare l’attenzione dell’Autorità Ministeriale su questo -invito a dedurre".

Nel ricordare, infatti, che in occasione della riunione ministeriale appositamente convocata in data 22 settembre 2005, alla presenza del dirigente Dott. Scarponi, era emersa la volontà di riconoscere le legittime pretese dei rappresentanti istituzionali della Categoria degli Ingegneri, il CNI con la presente richiede al Ministero dei Trasporti di ribadire queste conclusioni all’Autorità Portuale di Augusta, che pare intenzionata a volersene discostare.

In omaggio al principio di leale collaborazione istituzionale, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, in qualità di ente pubblico, si dichiara comunque disponibile a risolvere altrimenti la vertenza dinanzi all’Autorità ministeriale, tramite una riunione delle parti appositamente convocate.

Nelle more del pronunciamento del Ministero dei Trasporti, che si chiede di inviare per conoscenza a tutti gli interlocutori in indirizzo, questo Consiglio Nazionale intende ribadire la propria ferma volontà di tutelare in ogni sede le prerogative dei professionisti ingegneri chimici, per cui l’Autorità Portuale di Augusta è informata che il CNI procederà senza indugio a inoltrare denuncia alla Autorità Giudiziaria verso tutti coloro che, direttamente o indirettamente, con i loro atti od omissioni, daranno luogo ad ipotesi di esercizio abusivo della professione di ingegnere (art. 348 c.p.) o di abuso di ufficio (art. 323 c.p.).

Nel richiedere infine di essere prontamente informati di ogni sviluppo relativamente al posto vacante tra i consulenti chimici di porto di Augusta, si inviano distinti saluti.
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