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Caro Presidente,
Cari Consiglieri,
Vi trasmettiamo una ulteriore informativa sul tema della riforma e della manifestazione dell’1 marzo:
– Professional Day
Procede con il diretto impegno del Consiglio nazionale, che svolge anche la funzione di coordinamento per l’area tecnica, l’organizzazione della manifestazione del 1 marzo, che ha visto l’adesione di tutte le categorie professionali.
C’è molto interesse sull’evento che, come già detto in altre occasioni, intende essere soprattutto un momento per evidenziare la funzione sociale e “sussidiaria” allo Stato da parte dei professionisti e dei loro organismi rappresentativi.
Abbiamo elaborato un documento (in parte già anticipato in Assemblea) che raccoglie una serie di proposte per il Paese che sarà consegnato simbolicamente al Governo durante la manifestazione.
Saremo ben lieti di avere in proposito contributi dagli Ordini provinciali.
In quasi tutte le Provincie si svolgeranno convegni analoghi, con la determinante partecipazione degli Ingegneri, a quanto ci risulta, particolarmente attivi; in alcuni casi, infatti, il coordinamento delle attività è stato assunto proprio dagli Ordini locali degli Ingegneri, che ringraziamo particolarmente.
Vi invitiamo, quindi, alla massima mobilitazione, per dare un forte segnale sulla volontà delle professioni di impegno e collaborazione con il Governo, ma anche sulla necessità di ascoltare le loro indispensabili richieste di modifiche normative.
- Riforma e DPR
Come già anticipato nell’Assemblea del 18 febbraio, continuano le azioni tese ad ottenere le correzioni al Decreto Legge 24 gennaio 2012 n.1, in particolare all’art.9, insieme agli altri Ordini e Collegi tecnici, con i quali vi è un sostanziale accordo sulle proposte emendative.
Il Governo ha direttamente proposto gli emendamenti all’art.9 che prevedono a modifica del testo originario quanto segue:
- Viene sancito l’obbligo per il Ministero della Giustizia di adottare i parametri giudiziali entro 120 giorni dalla data di conversione del Decreto;
- Le tariffe vigenti restano in vigore per la liquidazione delle spese giudiziali, sino all’emanazione del Decreto di cui al punto precedente e comunque sino a 120 giorni dalla data della legge di conversione;
- Il compenso può essere pattuito liberamente, nelle “forme previste dall’ordinamento”;
- La misura del compenso va resa nota con un “preventivo di massima”;
- Al tirocinante va riconosciuto un rimborso per spese forfettariamente concordato dopo i primi sei mesi di tirocinio;
- Il numero dei soci professionisti o la partecipazione al capitale sociale dei professionisti deve essere tale da determinare la maggioranza di due terzi nelle deliberaioni o decisioni dei soci.
Nel frattempo è stato rivista la proposta di DPR (consegnataVi in una prima stesura durante l’Assemblea) che dovrà raccogliere le norme base modificatrici degli ordinamenti professionali, per evitare la decadenza automatica delle norme in contrasto con le previsioni delle norme sulle “liberalizzazioni”, da approvarsi inderogabilmente entro il prossimo 13 agosto 2012.
La bozza sarà esaminata nella riunione del PAT già fissata il prossimo 1 marzo, per consentirne la consegna a breve al Ministero, che intende approvare il testo entro la fine di marzo, per acquisire gli ulteriori pareri necessari entro la scadenza.
Ovviamente, siamo in attesa della conversione in legge del decreto per completarne i contenuti, in particolare sugli aspetti maggiormente in discussione quali la tariffa, il preventivo e le società tra professionisti.
Appena terminata la fase di predisposizione del DPR, avvieremo il lavoro di redazione del codice o regolamento applicativo, nel quale ciascun Ordine e collegio individuerà le norme specifiche, anche deontologiche, necessarie per completare l’attuazione del provvedimento.
L’ultima fase (la redazione del Testo Unico che raccoglierà tutte le norme provenienti dagli ordinamenti Professionali che resteranno in vigore) inizierà appena avremo la ragionevole assicurazione sull’approvazione del DPR e quindi dei suoi contenuti definitivi.
-Parametri giudiziali
Con il Ministero si è anche affrontato il problema dei “parametri” per la fissazione dei compensi, previsti dall’art.9 del decreto, fondamentali per consentirne la determinazione in caso di giudizio. Non è escluso, come già detto in precedente circolare, che tali parametri possano essere utilizzati come “riferimento” nei casi di rapporti professionali con committenti non consumatori o microimprese.
Stiamo preparando, con l’urgenza che la situazione richiede, uno specifico documento in proposito, recuperando il lavoro in corso avviato dalla specifica commissione CNI-CNA, cui partecipano i consiglieri nazionali Fede e Lapenna.
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