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A seguito di richieste di informazioni pervenute da taluni Ordini in merito alla tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge 136/2010, il Consiglio Nazionale, tenuto conto della numerosità delle richieste, ritiene di maggiore utilità rivolgere a tutti gli Ordini Provinciali il chiarimento che segue.
Tra i soggetti tenuti all’obbligo di acquisizione del Codice Identificativo di Gara (CIG) sono da ritenersi inclusi anche gli Ordini Provinciali, in quanto ricompresi nell’ambito delle amministrazioni aggiudicatrici, così come individuate dall’art. 3, comma 25 del Codice dei contratti, che genericamente prevede, tra gli altri, “gli altri enti pubblici non economici”, di cui gli Ordini fanno parte.
Vi è da precisare, tuttavia, che in considerazione della modesta dimensione che mediamente caratterizza l’entità delle acquisizioni operate dagli Ordini Provinciali, questi potranno acquisire il c.d. CIG semplificato (o smart CIG) la cui procedura, molto semplificata rispetto al CIG ordinario, è prevista, in via generale, per le forniture ed i servizi di importo inferiore a quarantamila euro.
La procedura per l’acquisizione del CIG è esclusivamente telematica ed avviene, a cura del responsabile del procedimento (RUP), sul sito dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici (www.avcp.it), previa registrazione al sistema SIMOG, disponibile nell’area Servizi del predetto sito.
Si suggerisce, in ultimo, di inserire nei contratti o nelle accettazioni dei preventivi la clausola che pone a carico del fornitore che fatturerà il corrispettivo, l’assunzione, con l’indicazione del conto corrente bancario che sarà indicato, di tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i.
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