Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it
Rif. DV10939
Documento 28/06/2012 CIRCOLARE - XVIII SESSIONE
Fonte CNI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 89
Data 28/06/2012
Riferimento PROT. CNI N. 3120
Note
Allegati
Titolo CONVERSIONE DL74/2012 - SISMA DEL MAGGIO 2012 - AUDIZIONE
Testo Il 20 giugno u.s. una delegazione del Consiglio nazionale degli ingegneri, composta dal Vice Presidente ing. Fabio Bonfà, dal Tesoriere ing. Michele Lapenna e dal Direttore del Centro studi dott. Massimiliano Pittau, è stata audita dall'VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei deputati in merito alla conversione in legge del DECRETO-LEGGE 6 giugno 2012, n. 74 recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012".

Nell'ambito di tale audizione, il CNI ha espresso una valutazione sostanzialmente positiva del provvedimento. L'art. 3 del Dl 74/12, che rappresenta la norma di maggiore interesse per i professionisti e gli ingegneri in particolare, riconosce infatti un ruolo di assoluta centralità al professionista tecnico e, attraverso l'ampio ricorso alla certificazione sostitutiva, ne valorizza il ruolo di "esercente di servizio di pubblica necessità".

Sono state, peraltro, evidenziate alcune possibili criticità in merito alle procedure per il ripristino dell'agibilità degli edifici e delle strutture (disciplinato dall'art. 3, comma 5) e per il rilascio della certificazione di agibilità sismica (disciplinato dall'art. 3, comma 7); in particolare, si è fatta presente la necessità di una puntuale delimitazione del concetto di "agibilità" (che, ad esempio, non può essere estesa anche agli impianti ospitati all'interno delle strutture, i quali necessitano di ulteriori e diverse verifiche) e di una eventuale migliore definizione delle procedure da seguire nel caso il professionista incaricato rilevi la non agibilità delle strutture e degli edifici esaminati.

Nell'occasione si è messo in evidenza come gli accertamenti in questione, già difficoltosi, siano ulteriormente complicati dalla mancanza di dati sufficienti ad enucleare la "storia edilizia" dei fabbricati che consentirebbero al professionista di operare con maggiore certezza e celerità. Si è ribadito come non sia più possibile prescindere da una preventiva mappatura dello stato degli immobili che sia capace di evidenziarne le criticità strutturali, individuarne gli interventi necessari per la "messa in sicurezza", stimarne il valore e come tale mappatura debba essere affiancata da una politica di incentivi, che sostenga e sproni cittadini e imprenditori ad intervenire sulle abitazioni e sui fabbricati che dovessero risultare inadeguati a garantire la sicurezza in caso di calamità naturale.

Su richiesta del Presidente dell'VIII Commissione, on. Angelo Alessandri, tali osservazioni saranno formalizzate in specifici emendamenti al provvedimento che sono stati già trasmessi alla stessa Commissione.
Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it