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Audizioni PAT presso la II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e presso il Ministero della Giustizia in merito allo Schema di DPR di riforma degli ordinamenti professionali
Caro Presidente,
Cari Consiglieri,
dopo il parere espresso dal Consiglio di Stato lo scorso 10 luglio (n. 3169/2012) che ha “smontato” molti aspetti dello Schema di DPR recante la “Riforma degli ordinamenti professionali in attuazione dell’articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148”, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 15 giugno scorso, è proseguito l’iter per la definitiva approvazione del provvedimento.
In tale contesto il PAT (Coordinamento delle Professioni Tecniche) ed il CNI sono stati auditi, il giorno 24 luglio, dalla II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e, il 25 luglio, dal Ministero della Giustizia.
In occasione dell’audizione presso la II Commissione Giustizia il PAT (rappresentato dal suo Coordinatore ing. Zambrano, dal Vice Presidente Vicario del CNI ing. Bonfà, dal Direttore del Centro studi CNI dott. Pittau e dal Presidente dei Periti Industriali, p.i. Jogna) sono state evidenziate tutte le criticità del provvedimento che concernono, in particolare, la previsione dell’obbligatorietà di un periodo di tirocinio di 18 mesi anche per quelle professioni che attualmente non lo contemplano e l’inclusione in tale percorso della frequenza obbligatoria di un corso formativo di durata semestrale con esame finale di profitto; l’inapplicabilità e irragionevolezza delle disposizioni concernenti la designazione dei componenti dei consigli di disciplina territoriali e nazionali; la mancata assegnazione ai Consigli nazionali del potere regolamentare sui percorsi di aggiornamento professionale continuo degli iscritti. Nell’occasione è stato richiesta la proroga di un anno (al 13 agosto 2013) dell’obbligo di stipulare polizza professionale, al fine di consentire ai Consigli nazionali di concordare per i propri iscritti condizioni eque con le Compagnie di assicurazione. In conseguenza dei profili critici evidenziati, confermati dallo stesso parere del Consiglio di Stato, è stato anche richiesto lo slittamento al 31 dicembre 2012 del termine per l’emanazione dello stesso DPR. Tali richieste, formalizzate in un documento predisposto dal Centro studi del CNI e condiviso da tutti gli Ordini e Collegi del PAT, sono state condivise dai due relatori del provvedimento presso la II Commissione, gli Onorevoli Maria Grazia Siliquini e Mario Cavallaro, che hanno assicurato la loro inclusione nel parere, non vincolante, che la stessa Commissione dovrà esprimere sullo Schema di DPR.
Il giorno successivo una delegazione del PAT (composta dal Coordinatore ing. Zambrano, dal Direttore del Centro studi CNI dott.Pittau, dal Presidente dei Periti agrari Benanti, dal presidente del Geometri Savoldi, dal Presidente dei periti industriale Jogna, dal Vice presidente dei dottori agronomi e forestali dott.ssa Zari , dal Vice Presidente dei chimici Munari, dal Consigliere segretario dei Chimici Maurizi, dal Consigliere nazionale dei Geologi dott.ssa Nocera) è stata ricevuta dal Ministero della Giustizia. Stante l’impossibilità del Ministro Severino di partecipare all’incontro per il Ministero erano presenti, tra l’altro, il Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia, dott. Eugenio Selvaggi, il Direttore Generale della Direzione generale della giustizia civile, dott.ssa Maria Teresa Saragnano e il dott. Luca Venditto dell’Ufficio Legislativo. Anche in questo caso sono state ribadite le criticità e le proposte di emendamento allo schema di DPR sopra riportate, formalizzate in un documento (predisposto dal Centro studi CNI e condiviso dal PAT), che è stato consegnato al Ministero. I rappresentanti del Ministero, oltre a riconoscere e rendere merito allo spirito di collaborazione ed al contributo propositivo fornito dal PAT nel corso di questi mesi, hanno affermato che molte delle richieste di modifica proposte, peraltro corroborate da quanto espresso dal Consiglio di Stato nel suo parere, sarebbero state tenute in debita considerazione. Da parte dei rappresentanti del Ministero sono state espresse anche alcune valutazioni generali circa le modifiche che saranno apportate al testo di DPR.
In conclusione, è possibile ritenere che verranno apportate alcune modifiche al testo che sarà ripresentato al Consiglio dei Ministri.
In particolare, sui punti seguenti potrebbe convergere il consenso dell’Ufficio legislativo e del Gruppo ristretto del Ministero che si sta occupando della revisione dello schema di DPR:
- è confermata l’esclusione di inserimento di parti relative all’ attuazione del principio di accorpamento volontario delle professioni;
- il campo di applicazione del provvedimento sarà circoscritto alle sole professioni ordinistiche;
- il tirocinio sarà mantenuto solo per le professioni che già lo prevedono e sarà ribadita la sua durata massima di 18 mesi; sarà limitata l’incompatibilità del tirocinio con lo svolgimento di rapporto di pubblico impiego; la frequenza ai corsi sarà facoltativa e la loro organizzazione sarà affidata, oltre che ai Consigli degli Ordini, anche a soggetti autorizzati dai Consigli nazionali previo parere vincolante del Ministero vigilante;
- sarà assegnata ai Consigli Nazionali la competenza sui regolamenti della formazione continua, previo parere vincolante del Ministero vigilante. I corsi di formazione continua potranno essere tenuti anche da soggetti diversi dagli Ordini, che dovranno essere però da questi autorizzati previo parere vincolante del Ministero vigilante. Ai Consigli Nazionali sarà attribuito il compito di determinare con regolamento, previo parere vincolante del Ministero vigilante, contenuti e modalità di espletamento dei corsi;
- il DPR non interverrà sugli organi disciplinari aventi natura giurisdizionale (come il CNI); per gli organi disciplinari aventi natura amministrativa, sarà prevista, per i consigli nazionali, la distinzione tra funzioni amministrative e disciplinari; sarà attribuita al Consiglio dell’Ordine la nomina dei componenti del consiglio di disciplina territoriale (sulla base di requisiti stabiliti da un regolamento del Consiglio Nazionale, da emanare previo parere vincolante del Ministero vigilante), a presiedere il quale dovrebbe essere chiamato un soggetto esterno (l’ipotesi ventilata è che la presidenza sia affidata ad un magistrato, presidente del tribunale o suo delegato).
I rappresentati del Ministero hanno assicurato, infine, che vaglieranno la possibilità “tecnica” di inserire nello stesso DPR il rinvio al 13 agosto 2013 dell’obbligo di stipula dell’assicurazione professionale. Si deve considerare, infatti, che il rinvio ottenuto dai medici, è stato introdotto attraverso un emendamento ad un decreto legge in corso di conversione. Su tale tema il CNI sta elaborando un parere che sarà sottoposto all’attenzione dell’Ufficio legislativo.
E’ stata esclusa, invece, la possibilità di rinviare l’emanazione del DPR al 31 dicembre 2012. Per quanto concerne la tempistica di approvazione del DPR, il provvedimento dovrebbe essere portato all’esame del pre-Consiglio dei Ministri il prossimo 4 agosto e discusso il 7 agosto, per cui dovrebbe essere emanato nei termini.
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