|
Testo
|
L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Varese ha richiesto di sapere se l’art. 3, comma 59, della legge finanziaria per il 2008 (l. 24 dicembre 2007 n. 244) si applica anche ai Consigli degli Ordini provinciali, in quanto il Consiglio dell’Ordine ha intenzione di stipulare un’assicurazione per i rischi professionali legati all’attività di Consigliere, con spese a carico dell’Ordine.
Al riguardo è d’obbligo precisare che l’unica Autorità competente a fornire interpretazioni ufficiali delle norme di finanza pubblica e in particolare della legge finanziaria è la Ragioneria Generale dello Stato, mentre il Consiglio Nazionale può solo fornire il proprio parere, non vincolante.
Della novità in oggetto, d’altra parte, il Consiglio Nazionale aveva già dato notizia attraverso la circolare CNI 28/4/2008 n. 155.
Da parte del Consiglio Nazionale può solo rilevarsi che, da un lato, la disposizione in esame testualmente si riferisce ai contratti di assicurazione stipulati da “un ente pubblico” e riguardanti la responsabilità per danni cagionati allo Stato “o ad enti pubblici”, dall’altro essa – a differenza di precedenti leggi finanziarie (v., ad es., l’art. 1, comma 94, legge 30 dicembre 2004 n. 311) – non contiene deroghe espresse a favore degli Ordini e Collegi professionali.
Date le pesanti conseguenze derivanti dall’applicazione della disposizione in esame (il contratto di assicurazione stipulato è nullo, l’amministratore che pone in essere il contratto di assicurazione e il beneficiario sono tenuto al rimborso di una somma pari a dieci volte l’ammontare dei premi complessivamente stabiliti), e la necessità per tutti i Consigli degli Ordini provinciali degli Ingegneri di orientare correttamente la propria azione, nel rispetto della legge e dei principi di finanza pubblica, con la presente si richiede l’autorevole parere della Ragioneria Generale dello Stato circa l’applicabilità o meno dell’art. 3, comma 59, l. 244/2007 anche agli Ordini professionali dato che essi, come noto, non gravano sul bilancio dello Stato.
In attesa di un cortese e tempestivo riscontro, si porgono i sensi della più viva stima.
|
