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Rif. DV03896
Documento 03/10/1996 COMUNICATO STAMPA
Fonte CNI
Tipo Documento COMUNICATO STAMPA
Numero
Data 03/10/1996
Riferimento Protocollo CNI n. 1427 del 03/10/1996
Note
Allegati
Titolo MANIFESTAZIONE CONSIGLI ORDINI - ROMA 16 OTTOBRE 1996
Testo COMUNICATO STAMPA

A ROMA IL 16 OTTOBRE LA MANIFESTAZIONE DEGLI INGEGNERI


Si svolgerà mercoledì 16 Ottobre a Roma l'annunciata manifestazione nazionale degli ingegneri decisa in occasione del recente Congresso del Consiglio degli Ordini svoltosi a Grado.

Alla manifestazione è prevista la partecipazione di personalità del mondo politico.

Scopo principale della manifestazione è quello di sollecitare agli organi di governo un maggiore coinvolgimento delle categorie nelle decisioni politiche che riguardano le libere professioni e di richiamare l'attenzione su un problema, quello dell'occupazione, che sta diventando sempre più cruciale per questa categoria professionale. Mentre i neolaureati (circa 8.500 all'anno) impiegano mediamente più di tre anni per inserirsi nel mondo del lavoro, la crisi dell'industria negli ultimi tempi ha provocato il licenziamento di oltre tremila professionisti, tra i 40 ed i 50 anni, per i quali è molto difficile rientrare nel mondo del lavoro.

Questa situazione rende ancora più urgente una evoluzione degli Ordini professionali che, tra l'altro, favorisca una loro maggiore presenza sul mercato del lavoro: in questo modo gli iscritti avranno la possibilità di ricevere informazioni in tempo reale, analisi delle situazioni locali ed elementi di aggiornamento professionale indispensabili per restare al passo con gli sviluppi e le modifiche dei cicli produttivi e delle tecnologie aziendali.

"Gli Ordini non dovranno più pensare solo alla tutela dell'etica o alla messa a punto delle tariffe professionali (per altro importanti) - ha detto il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ordini degli Ingegneri, Giovanni Angotti, in una recente intervista - ma diventare un punto di riferimento primario per gli iscritti ed un interlocutore ineludibile per il governo ed i sindacati".

I motivi della protesta sono anche i disagi che gli ingegneri devono affrontare nella loro professione a causa della confusione esistente nelle norme che dovrebbero regolarne l'attività e la questione degli incarichi professionali legati alle decisioni degli enti che si occupano di lavori pubblici. Di questi enti ce ne sono in Italia più di 10 mila, ognuno con proprie regole e criteri di valutazione sia per la metodologia di assegnazione degli incarichi sia per l'esame dei curriculum professionali, con le conseguenze che è facile immaginare.

Ed inoltre esiste il problema mai risolto delle caratteristiche richieste alle società d'ingegneria per poter fare professione, il problema della revisione degli albi e quello del famoso "10 per cento all'Inps" che genera disparità di trattamento tra i professionisti.

E poi il primo e principale problema rimane per la categoria quello della occupazione.


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