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Testo
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Come è noto l'Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici con la Determinazione del 16 ottobre 2002 n. 2, confermata dalla successiva Determinazione del 13 novembre 2002 n. 30, ha espresso l'avviso che non possa essere applicato il D.M. 4 aprile 2001 concernente la quantificazione dei corrispettivi professionali (per quanto ci riguarda degli ingegneri), per prestazioni relative agli incarichi di progettazione ed altre attività attinenti i lavori pubblici.
Il disposto delle due Determinazioni contrasta con l'interpretazione sempre sostenuta da questo CNI, che ritiene pienamente valido il disposto dell'art. 7, comma 1, lett. I) della Legge 1. agosto 2002, n. 166, secondo il quale fino all'entrata in vigore del nuovo regime tariffario "continua ad applicarsi quanto previsto dal D.M. 4.4.2001, rendendo così irrilevante l'emendamento del D.M. da parte del TAR Lazio.
Della stessa opinione del C.N.I. sono stati anche il Ministero della Giustizia, nella nota dell'Ufficio legislativo in data 27.9.2002 ed il Ministero delle Infrastrutture, con nota del 26.11.2002.
Tuttavia, in vista delle possibili prese di posizione da parte delle amministrazioni aggiudicatici che intendessero far proprio il parere dell'Autorità, in senso quindi sfavorevole ai professionisti, questo CNI ha deciso di impugnare le citate Determinazioni dell'Autorità avanti il competente TAR del Lazio, dando apposito mandato ad un legale di fiducia che ha presentato il ricorso che si allega.
Ovviamente, nelle more del giudizio, dovrà essere impugnato anche un successivo atto (bando) attraverso il quale una qualsiasi Amministrazione dovesse deliberare di applicare l'orientamento come sopra espresso dall'Autorità.
Tanto si comunica per opportuna notizia, con riserva di fornire ulteriori informazioni sugli sviluppi della situazione.
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