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Questo Consiglio Nazionale e gli Ordini si sono posti l'obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza con uno specifico riferimento agli edifici quali beni comuni e di sviluppare il dibattito fra tutti i soggetti interessati.
Fin dallo scorso novembre, a seguito di alcuni rovinosi crolli, il Consiglio Nazionale istituì un numero verde a disposizione dei cittadini desiderosi di risposte immediate su come verificare lo stato di sicurezza della propria abitazione, delle strutture e degli impianti. Tale attività ha coinvolto gli Ordini nei territori di loro competenza con analoghe e tempestive iniziative.
Si è dato così, attraverso i 103 Ordini provinciali, un primo apporto alla comunità sulle problematiche della sicurezza e della prevenzione in un momento delicato di ansie e di panico.
Di ciò si ringraziano sentitamente i Consigli degli Ordini e tutti i Colleghi coinvolti nell'operazione sicurezza, che, come sempre, hanno dimostrato quel senso di profonda responsabilità civile insito nella nostra categoria preposta per eccellenza alle problematiche della sicurezza e da sempre manifestato in ogni tipo di emergenza.
Dopo le due prime circolari CNI nø 25 e 26 rispettivamente del 15 e 17 novembre 1999 con le quali si fornivano le prime indicazioni sul progetto sicurezza fabbricati, a quattro mesi di distanza in un quadro sufficientemente chiaro delle iniziative intraprese sia a livello nazionale e sia a livello regionale e locale, questo Consiglio Nazionale può indicare linee di orientamento su che cosa fare a breve, a medio e lungo termine sia in termini operativi che di immagine.
1. Si suggerisce di intervenire presso gli uffici dell'ex genio civile provinciale per favorire senza oneri di spesa ai professionisti la consultazione della documentazione tecnica - amministrativa prevista dalle leggi 1086/1971 e 64/1974. Le situazioni sono diverse da provincia a provincia secondo come sono stati organizzati gli archivi deposito. Il suggerimento è quello che le pratiche devono essere consultate dal professionisti e dalla proprietà con rapidità attraverso sistemi di archiviazione anche computerizzati ad esempio per località e ubicazione tali da poter confluire nel sistema informativo territoriale (SIT).
Analogamente si può procedere presso gli uffici delle Prefetture incaricate fino al 1971 di far eseguire le ispezioni delle opere in c.a. in forza del R.D.L. 16.11.1939 nø 2229. In questi archivi, se ancora esistono, non potranno esserci le documentazioni del tipo introdotte dalla legge 1086/1971, ma solo relazioni tecniche degli ispettori, domande dei proprietari con allegato l'elaborato grafico della richiesta di concessione edilizia e il collaudo statico in quanto altra era la finalità della citata disposizione di legge rispetto a quella attualmente vigente. Gli interventi presso le Prefetture, che hanno avuto comportamenti diversi per provincia, devono essere quelli di far attivare, se non esistono già, sistemi di archiviazione che permettano facili consultazioni del loro materiale d'archivio.
Gli obiettivi, oltre quelli di promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza, sono di prepararsi da subito a rendere operativi e fattibili gli interventi dei professionisti per contribuire preparati a una reale e pratica applicazione di una legge tecnica ancora da emanarsi e per verificarne anche i tempi necessari.
2. Si raccomanda di istituire elenchi di professionisti iscritti all'albo, esperti nel settore delle strutture e degli impianti, disponibili per sopralluoghi e diagnosi sui fabbricati interessanti la statica ed i sistemi impiantistici presenti. Si suggerisce che la compilazione di tali elenchi avvenga attraverso una comunicazione inviata a tutti gli iscritti per ricevere la conseguente disponibilità, per chi ha interesse, a presentare un preciso ed articolato curriculum professionale che attesti le esperienze maturate nel settore sottoscritto dal professionista, come atto autocertificativo di assunzione di responsabilità su quanto dichiarato.
La circostanza poi che possano esistere due elenchi, uno riferito al settore strutturale e uno al settore tecnologico degli impianti, è dovuta al fatto che continuano ad aversi diffusamente scoppi e crolli derivanti da fughe di gas, incidenti in ascensori ed altro.
Si consiglia che i Colleghi esperti siano dotati anche di idonea strumentazione.
Ci risulta che alcuni Ordini da tempo hanno costituito una banca di strumentazioni da noleggiare agli iscritti.
3. Si caldeggia di sensibilizzare i proprietari degli immobili e gli amministratori di proprietà private e pubbliche a fare effettuare verifiche di sicurezza negli edifici fornendo gratuitamente informazioni.
Tali informazioni, date dagli Ordini, devono consistere solo in notizie puntuali sulle procedure da seguire con gli opportuni riferimenti di legge e a norme, sui loro campi di applicazione, ma mai si deve procedere a nessun tipo di diagnosi né telefonica e né sul luogo. Si tratta in sostanza di attivare il cosiddetto "sportello della sicurezza" o numero verde locale anche con l'assistenza nella comunicazione da parte di questo Consiglio che si impegna a darne ampia notizia a livello nazionale.
Le informazioni potranno essere completate, a richiesta dei soggetti interessati privati o pubblici, fornendo nominativi di tecnici esperti, inseriti negli elenchi dei professionisti redatti secondo le procedure indicate.
Anche l'organizzazione locale di incontri sulla sicurezza dei fabbricati o anche la sola partecipazione degli Ordini saranno contributi alla diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza nonché dell'immagine dell'ingegnere impegnato nel settore.
Si raccomanda pertanto che queste iniziative, già attivate dagli Ordini in molte parti del Paese, coinvolgendo le Regioni che sono deputate per legge ad occuparsi della urbanistica e dell'edilizia, vengano fatte. Si segnala che proprio le Regioni saranno quelle che attiveranno il libretto di fabbricato, gli incentivi economici in aggiunta a quelli nazionali. Un ultimo suggerimento è quello che le Federazioni e/o le Consulte promuovano esse stesse progetti di legge regionale sulla materia. Anche per tali iniziative questo Consiglio Nazionale potrà svolgere azioni di coordinamento e di informazione a livello nazionale.
4. Nell'ambito della costituzione degli elenchi degli esperti e degli incarichi si pone alla attenzione degli Ordini un problema relativo alla migliore qualificazione dei professionisti esperti attraverso seminari e corsi di aggiornamento sulla base di articolati programmi di concerto con le Università e le istituzioni culturali dell'ingegneria.
A tale fine il Consiglio Nazionale sta esaminando con qualificati esperti nazionali ed internazionali la possibilità di comporre un programma di aggiornamenti. Se gli Ordini avessero già individuato gli argomenti di aggiornamento sulla materia e se avessero attivato seminari e/o corsi, dovranno proseguire nel lavoro e fare conoscere a questo Consiglio Nazionale gli argomenti trattati e la articolazione dei corsi.
Il quadro attuale della situazione legislativa sul libretto di fabbricato prevede l'approvazione in Parlamento entro il prossimo mese di maggio del disegno di legge governativo noto come 4339-bis al Senato abbinato al disegno di legge 4337 S sull'abusivismo edilizio. Vi sono, inoltre, leggi regionali in materia già approvate o da esaminare nella prossima legislatura regionale, cosa che comunque non avverrà prima del prossimo mese di ottobre considerato il rinnovo dei consigli regionali in atto.
In tale situazione diventano importanti le iniziative elencate nei punti precedenti per preparare gli aspetti operativi del libretto di fabbricato.
5. Con riferimento a tale ultimo aspetto, il gruppo di lavoro del Consiglio Nazionale ha preparato una bozza di libretto di fabbricato con relative istruzioni da sperimentare e che si allega in copia al fine di stimolare da parte degli Ordini utili suggerimenti migliorativi o semplificativi del testo.
Si è a conoscenza che anche alcuni Ordini hanno predisposto una iniziativa simile.
L'invito rivolto a tutti gli Ordini, ma in particolare a questi ultimi, è di inviare al Consiglio Nazionale i testi e le osservazioni.
Si segnala poi che questo Consiglio Nazionale sta seguendo con grande attenzione il percorso approvativo del disegno di legge governativo per apportare suggerimenti migliorativi.
Si allega copia dell'intervento tecnico tenuto dal Prof. Emanuele Filiberto Radogna in occasione del Convegno sulla sicurezza dei fabbricati organizzato da questo CNI tenutosi il 16 marzo scorso.
Quanto prima saranno integrati i suggerimenti in relazione al procedere degli sviluppi.
Allegati:
- Fac - simile di libretto fabbricato con relative istruzioni (DV06355)
- Relazione tenuta dal Prof. E.F. Radogna (DV06356)
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