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Rif. DV08588
Documento 16/02/2004 CIRCOLARE - XVI SESSIONE
Fonte CNI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 341
Data 16/02/2004
Riferimento Protocollo CNI n. 13506 del 16/02/2004
Note
Allegati
Titolo DIRETTIVA DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO CHE COORDINA LE PROCEDURE DI AGGIUDICAZIONE DEGLI APPALTI PUBBLICI E DI LAVORI, FORNITURE E SERVIZI. DIRETTIVA DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO CHE COORDINA LE PROCEDURE DI APPALTO DEGLI ENTI EROGATORI DI ACQUA E DI ENERGIA, DEGLI ENTI CHE FORNISCONO SERVIZI DI TRASPORTO E SERVIZI POSTALI
Testo Al traguardo due direttive sull’aggiudicazione degli appalti pubblici.


Il 29 gennaio 2004 infatti il Parlamento Europeo ha dato il via libera a due nuovi strumenti, di cui il primo riguarda in generale gli appalti di lavori, forniture e servizi, mentre il secondo si riferisce ai settori esclusi.


La direttiva quadro accorpa le preesistenti direttive che reggevano il mercato dei lavori pubblici, pubbliche forniture e pubblici servizi, accorpando e semplificando le procedure esistenti cui però ne sono aggiunte altre.


Tre sono i punti di particolare rilievo per la categoria, approvati a seguito di emendamenti presentati dal Relatore On.Ing. Stefano Zappalà, per esplicita richiesta del Consiglio Nazionale Ingegneri:



Prestazione intellettuale.Per la prima volta in una direttiva europea riguardante i servizi, si introduce il concetto che la progettazione di opere è una "prestazione intellettuale". E‘ un aspetto di cui è importante sottolineare tutta la rilevanza poiché proprio la peculiarità della prestazione giustifica ora la possibilità di procedere all’aggiudicazione mediante procedura negoziata con pubblicazione di un bando di gara e sconsiglia l’applicazione delle aste elettroniche a tale tipo di servizi.


Appalto integrato.Pur non entrando nel merito dell’applicabilità o meno di un appalto integrato, la disposizione precisa che "la decisione relativa ad un’aggiudicazione separata o congiunta dovrebbe fondarsi su criteri qualitativi ed economici che possano essere definiti dalle legislazioni nazionali". In altre parole è competenza dei singoli Stati la definizione di eventuali norme che regolino con trasparenza la materia, implicitamente ribadendosi che il ricorso all’appalto integrato dovrebbe essere motivato da criteri oggettivi e che soprattutto uno Stato membro è pienamente autorizzato a disciplinare autonomamente la materia, senza per ciò creare ostacolo al Trattato.


Tariffe minime.E’ infine ribadito il principio che i criteri di aggiudicazione non dovranno influire nelle tariffe minime stabilite dal Paese per architetti, ingegneri, avvocati. E’ utile ricordare che la direttiva preesistente 92/50/CE riportava come esempio solo la tariffa degli architetti e degli avvocati, allargando per estensione agli altri professionisti del settore. Nulla di innovato quindi nel concetto ma è introdotto un importante riconoscimento al valore sociale della professione di ingegnere.


Va rilevato altresì che rispetto all’originale proposta della Commissione , sono state alzate le soglie di applicabilità: 6,3 milioni di euro per gli appalti di lavori e 249mila euro(162mila euro se si tratta di bandi del Consiglio dei ministri o ministeri) per gli appalti di servizi e forniture.


Per altri significativi aspetti della nuova norma,tra cui la possibilità di aggiudicazione tramite "aste elettroniche", si rimanda al testo completo delle due direttive che potrà essere scaricato dal sito del Consiglio Nazionale Ingegneri agli indirizzi: http://www.tuttoingegnere.it/web/ITA/Novita/--/appalti_conciliazione.pdf e http://www.tuttoingegnere.it/web/ITA/Novita/--/appalti--speciali_conciliazione.pdf
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