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Rif. DV02932
Documento 26/09/1995 CIRCOLARE - XIV SESSIONE
Fonte CNI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 266
Data 26/09/1995
Riferimento Protocollo CNI n. 8686 del 26/09/1995
Note
Allegati
Titolo GEOMETRI - DISEGNI DI LEGGE - TESTO UNIFICATO
Testo Di seguito alla mia lettera del 24 luglio u.s., concernente la discussione parlamentare (Assemblea del Senato) sul testo unificato dei disegni di legge n. 248 e 262-A concernente le "Competenze professionali dei geometri", mi permetto esprimerLe il più vivo e forte risentimento della categoria degli ingegneri per la posizione favorevole assunta in Assemblea dal rappresentante del Gruppo FI, Sen. Contestabile in merito alla nuova normativa proposta.

Il testo unificato prevede infatti, come ebbi già a comunicarLe in luglio, un ampliamento sconsiderato delle competenze professionali dei geometri (e dei periti edili), senza tener conto:

- delle esigenze di SICUREZZA che devono avere assoluta priorità, ai fini della tutela della pubblica incolumità in relazione alla stabilità delle costruzioni;

- della necessaria considerazione della tutela dell'AMBIENTE, soprattutto nel nostro Paese, così soggetto a gravi disastri naturali, in gran parte dovuti all'opera scriteriata dell'uomo. Non per niente si è scritto, sui giornali, della "edilizia dei geometri" che in questi ultimi anni ha imperversato nel nostro Paese;

- del CONTENUTO E DEL LIVELLO DI STUDI DEI GEOMETRI E DEI PERITI EDILI, circoscritti ad un ambito puramente "ricognitivo" di nozioni tecniche di base, senza l corollario delle cognizioni e degli approfondimenti delle "scienze" matematiche delle costruzioni esclusivo degli studi universitari che soli possono conferire al tecnico quella competenza e quella sensibilità necessarie per affrontare i problemi della sicurezza e dell'inserimento ambientale;

- della recente istituzione del DIPLOMA UNIVERSITARIO di INGEGNERIA e quindi delle competenze professionali che dovranno essere rimesse ai neo-diplomati universitari.

La proposta di legge viene quindi a conformarsi come una vera e propria AZIONE DI SPOGLIO da parte dei geometri e dei periti edili a danno degli ingegneri e degli architetti, con l'immotivato sconvolgimento di un assetto delle competenze quale è venuto a consolidarsi nel tempo sulla base delle rispettive formazioni.

180.000 ingegneri italiani si attendono quindi che i Senatori approfondiscano l'argomento ed il Senato respinga la proposta di legge stessa, così sancendo che la ridefinizione delle competenze delle professioni tecniche operanti nel campo dell'edilizia pubblica e privata debba essere valutata unitariamente e in una visione globale della delicata e complessa materia.

Preoccupa, soprattutto, l'insensibilità dimostrata, anche dal rappresentante del Suo gruppo in Senato, verso i problemi della sicurezza nelle costruzioni, che pur dovrebbero stare a cuore a tutti gli italiani e particolarmente ai loro rappresentanti politici.

Sembrerebbe, quindi, opportuno che, prima di compiere l'irreparabile, con l'approvazione del provvedimento di legge, sia istituita una Commissione, composta dai rappresentanti di tutte le categorie tecniche interessate, la quale dovrebbe adeguatamente approfondire la materia ed esprimere un compiuto parere ad uso del Governo e del Parlamento.

Confido che vorrà, cortesemente, rivolgere la Sua attenzione su quanto sopra e La ringrazio vivamente per quanto vorrà disporre al riguardo.

Copia della presente viene inviata al Consiglio Nazionale degli Architetti e a tutti gli Ordini provinciali degli Ingegneri.


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