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Testo
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Assemblea Camera Deputati mercoledì 8 corrente habet soppresso art. 5 decreto legge in oggetto concernente sospensione efficacia legge quadro in materia di lavori pubblici (11.2.1994, nø 109).
Se tale soppressione dovesse essere confermata anche al Senato della Repubblica ne deriverebbe la reviviscenza della legge 109 con tutte le già più volte segnalate negative conseguenze sulla difficile e compromessa situazione del settore delle costruzioni pubbliche.
La legge 109 infatti sin dalla sua pubblicazione ha mostrato di essere contraddittoria, inapplicabile e con una molteplicità di contenuti difformi fra loro e difficilmente riconducibili ad una unica disciplina.
Gli organici e le strutture tecniche della maggior parte degli enti pubblici appaltanti non paiono in grado dall'oggi al domani di predisporre progetti in linea con le relative norme.
Aggiungasi che neanche le progettazioni attualmente a disposizione delle amministrazioni possono essere rapidamente nè facilmente aggiornate rispetto ai parametri fissati da tale legge.
Mancano, infine, del tutto adeguate norme transitorie che consentano il graduale passaggio del vecchio e consolidato al nuovo ordinamento.
Si è provveduto ad intervenire sul Governo perchè il Senato non confermi il dettato della Camera, e ripristini il vecchio testo governativo dell'art. 5, tanto più considerando che presso questo ultimo ramo del Parlamento già sono all'esame almeno sette proposte di legge per la riforma della legge 109 ed è stato predisposto un testo unificato che, con opportune modifiche, potrebbe presto essere licenziato e passato alle valutazioni del Senato.
Si è anche segnalato al Governo che la legislazione sui lavori pubblici, per il suo impatto sull'economia del Paese, è troppo delicata per essere assoggettata a colpi di mano ed improvvisazioni strumentali ed irresponsabili.
In attesa degli interventi governativi si segnala l'opportunità che tutti i Senatori appartenenti ai rispettvi ambiti territoriali siano opportunamente avvicinati e convinti della necessità di ripristinare il vecchio testo dell'art. 5 del D.L. che si limitava puramente e semplicemente a rinviare al 30 giugno 1995 l'efficacia della legge nø 109.
La questione ha carattere della massima urgenza.
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