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Testo
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Il decreto del Ministro del Tesoro del 9.9.1994 nø 616 "Regolamento recante modalità di iscrizione e di tenuta dell'elenco dei periti dei fondi comuni di investimento immobiliare di tipo chiuso" sembra introdurre, fra i requisiti di accesso all'elenco, elementi ulteriori rispetto a quelli previsti ed indicati dall'art. 6 della legge 25.1.1994 nø 86 che come noto venivano individuati nell'anzianità quinquennale d'iscrizione all'albo e nell'appartenenza ad una delle seguenti categorie: architetti, ingegneri, dottori agronomi, geometri e periti agrari.
Il decreto di cui all'oggetto invece nello schema di domanda di cui all'allegato A impone sostanzialmente il possesso degli ulteriori requisiti della iscrizione alla Cassa di Previdenza e del possesso della partita IVA.
Sembra dunque che il Ministero abbia voluto individuare solo i soggetti che esercitano la professione in modo continuativo escludendo coloro che rendono prestazioni saltuarie e quindi non necessitano di posizione IVA.
Il requisito di iscrizione alla Cassa poi esclude una consistente fascia di professionisti: ci si riferisce ai docenti cui non è inibito l'ordinario e continuativo esercizio della libera professione ma che in quanto soggetti ad altra forma di previdenza obbligatoria, in costanza del rapporto di impiego, non risultano iscritti all'ente previdenziale autonomo delle categorie. Molti di questi, peraltro, sono titolari dell'insegnamento dì estimo e quindi risultano esperti proprio nel settore d'interesse di codesto Ministero.
Si prega, pertanto, alla luce delle su esposte considerazioni, di voler riconsiderare il facsimile di domanda allegato al D.M. in oggetto, pubblicato alla pag. 9 della G.U. nø 260 del 7.11.1994.
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