Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it
Rif. DV07792
Documento 07/11/2002 VERBALE ASSEMBLEA PRESIDENTI
Fonte CNI
Tipo Documento VERBALE ASSEMBLEA PRESIDENTI
Numero
Data 07/11/2002
Riferimento
Note
Allegati
Titolo BRUXELLES 7 NOVEMBRE 2002 - VERBALE ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI
Testo Verbale dell'Assemblea dei Presidenti
BRUXELLES 7 NOVEMBRE 2002

Il giorno 7 novembre 2002 alle ore 11,00, presso l'aula 5.E del Parlamento Europeo, si è riunita l'Assemblea dei Presidenti per discutere i seguenti punti all'ordine del giorno:
1) Informativa sulle principali problematiche della categoria.
2) D.P.R. 328/01: informativa e decisioni in merito.

In una cornice assolutamente straordinaria, dopo la giornata di ieri trascorsa in visita al Parlamento, accolti e guidati dall'on. Stefano Zappalà e dal suo staff, gli oltre 170 ingegneri italiani convenuti hanno aperto i lavori designando l'ing. G.Piero Canevari di Pavia e l'ing. Adriano Faciocchi di Cremona rispettivamente presidente e segretario di turno.

? Mentre circolava il foglio delle presenze, a sottolineare l'importanza dell'occasione, il presidente del CNI ing. SERGIO POLESE ha ripreso il filo interrotto appena 13 giorni fa a Roma, dopo aver prima ringraziato con soddisfazione tutti i partecipanti e gli Ospiti.
In questi pochi giorni si sono registrati alcuni sviluppi che devono suscitare ulteriormente la migliore collaborazione tra Ordini e CNI. Dobbiamo valorizzare al massimo questa manifestazione, darle ampia pubblicità, ognuno sul proprio organo di informazione provinciale: il risultato è stato ampiamente positivo, sia dal punto di vista partecipativo, sia da quello "politico".

In Europa l'on. Zappalà ci ha spiegato che:
- la direttiva appalti andrà in dicembre al 2. passaggio;
- la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali prevede che per il 27-28 novembre siano predisposte le linee guida della relazione al Parlamento: sono sostanzialmente le stesse esposte nel documento CUP a Roma il 24.10.02 e sono molto consonanti con le nostre posizioni.

In Italia due sono i contatti con il Ministero di Giustizia:
- la riforma degli Ordini;
- le tariffe.
Per quanto concerne il primo punto, il sottosegretario Vietti ha costituito dieci giorni fa una commissione composta da soli legali rappresentanti dei Ministeri, degli Ordini e delle Associazioni: con sedute a cadenza settimanale, tra circa un mese si dovrebbe giungere alla stesura di un testo base per iniziare una discussione globale. Contemporaneamente al Senato, non volendo attendere ulteriormente, si sta discutendo il d.d.l. Nania (ex Siliquini) nella commissione Caruso, con due relatori di maggioranza e minoranza. Sono previste audizioni singole ogni mercoledì: la nostra (ingegneri) cadrà il prossimo 13.11. Il testo Nania contiene elementi positivi ed altri meno: l'osservazione di fondo ruota attorno al dualismo Ordini/Associazioni, ovvero se disciplinarli congiuntamente o no. Vietti è favorevole ad una legislazione congiunta.

Per quanto concerne invece le tariffe, si sono registrati notevoli sviluppi contrapposti. Il sottosegretario Vietti si è impegnato a riscrivere la tariffa generale di tutte le professioni, compresa quella Ingg./Archh. ex L.143/49. Al Ministero di Giustizia si insedierà un'apposita commissione che andrà ad elaborare proposte nel giro di 3-4 mesi (febbraio 2003). E' un'occasione importantissima, perché finalmente dopo tanti anni c'è un riferimento politico preciso in tema tariffario.
Sul versante giudiziario, sempre Vietti il 05.11 ha confermato l'impegno di rifare anche questa tariffa entrando nel merito della sua struttura, non solo con gli adeguamenti ISTAT che pure ci sono stati. Alcuni anni fa molte categorie, coordinate dai dott. commercialisti, avevano elaborato un testo già di base, che potrebbe essere ripreso come punto di partenza e diffuso ai vari Ordini: era caduto all'epoca per il cambio del Governo.
Nel campo dei LL.PP. invece il discorso è molto preoccupante. Vietti ci aveva assicurato che il DM 04.04.01 era assolutamente vigente, fornendoci il parere del suo ufficio legale. L'Autorità di vigilanza è purtroppo il nostro antagonista, ed ha emesso alcuni giorni fa un proprio parere negativo: lo stiamo studiando perché risulta, anche in prima lettura, ambiguo e malfatto. Per noi ha maggiore valenza il parere del Ministero di Giustizia; nel frattempo stiamo preparando con gli Archh. un quesito da sottoporre, al fine di ottenere un ulteriore chiarimento contrastante l'Autority. Inoltre Ingg. e Archh. insieme stanno predisponendo comunicati stampa a sostegno delle nostre istanze; anche il Centro Studi ha elaborato un suo documento ed i nostri legali sono mobilitati.
Non si comprende infatti chi abbia prevalenza tra i pareri emessi in questi giorni. L'Autority ha fatto riferimento all'art. 14 ter della L.Merloni, che valeva sino all'emanazione di un regolamento (appunto il DM 04.04.01); inoltre ha disatteso la L.Finanziaria attraverso l'antitesi al suo collegato, andando probabilmente incontro a "guai".

Sul problema delle competenze si attendono sempre i pareri e le opinioni dei vari Ordini.
Relativamente al DPR 328/01 sono da registrare alcune importanti novità.
Il 31.10.2002 a Salerno si è celebrato il Convegno tra CNI e Presidi delle facoltà di ingegneria, ove si è fatto il punto della situazione, raccogliendo i primi risultati dei nuovi corsi, le critiche e le opinioni delle parti. Si è registrata una quasi totale convergenza tra le nostre tesi e quelle dei Presidi per:
- apportare modifiche ai corsi di laurea sia triennali che quinquennali;
- consolidare i rapporti tra Ordini e Facoltà: l'ing. Polese ha proposto una conferenza nazionale di tutti gli Ordini e di tutte le Università;
- sostituire il titolo "junior";
- definire compiutamente le competenze degli ingegneri;
- abolire la doppia iscrizione ad Albi di Ordini o Collegi.
Si è deciso di raccogliere tutti questi punti in un documento comune entro pochi giorno, a cui sta lavorando per il CNI il Consigliere Luminoso.
Mentre con il Ministero di Giustizia si sta lavorando per gli aspetti legati agli Ordini ed ai loro meccanismi elettivi, con il MIUR sono già iniziati gli incontri per definire le modifiche al DPR 328, sia sotto il profilo politico (che coinvolge il CUP), sia sotto quello tecnico. In questo ambito ci hanno chiesto l'opinione sui nuovi Esami di Stato, al fine di apportarvi i necessari correttivi: si vorrebbe arrivare nel 2003 con la nuova veste, ma perché ciò sia possibile riteniamo fondamentale disciplinare il tirocinio.

In materia di LL.PP. le Regioni si sono attivate con l'organismo ITACA, per elaborare un testo comune in materia di appalti, forniture e sevizi. Polese fa parte di questo gruppo di lavoro, che ha un appuntamento ravvicinato in Basilicata il 14-15 novembre, per discutere dei titoli 2 e 4 (che riguardano rispettivamente la progettazione e l'affidamento degli incarichi). Il testo dovrà essere approvato da tutte le Regioni italiane.

? L'on. STEFANO ZAPPALA', che nel frattempo aveva raggiunto l'aula accolto da un sincero applauso, ha presentato all'assemblea l'ing. Carlo Presenti, suo stretto collaboratore esterno, direttore di un gruppo di lavoro che si occupa delle direttive appalti e professioni. E' tornato brevemente sulla giornata scorsa, che è stata molto positiva per i contatti avuti (la perfetta organizzazione ha avuto solo un neo: il tempo inclemente ...). Erano state invitate tutte le forze politiche del Parlamento, non solo italiane, e lo ha dimostrato ad es. la presenza dell'on. Ghepard tedesca dell'SDE.
Stamani in aula c'è stato dibattito sull'attuazione del mercato interno, sotto la presidenza di turno del danese Borkenstein: la sua piena realizzazione presuppone proprio la conclusione delle due direttive appalti e professioni. Zappalà intervenendo (ci ha promesso il testo del processo verbale n.d.r.) ha preso atto di questa rilevanza, convincendo la Commissione Esecutiva delle caratteristiche peculiari dei professionisti, spesso penalizzati dalla burocrazia, autrice di pericolose fughe in avanti ... Ha colto l'occasione per esternare il suo profondo disappunto per le ultime vicende, sostenendo, non certo per spirito di parte, che i professionisti incidono profondamente sulla società. Per questo sono indispensabili adesso aggiornamenti costanti con CUP e CNI.
Ieri ed oggi è stato molto bello vedere l'aggregazione tra noi professionisti a Bruxelles: è un segnale nuovo che aiuta le istituzioni a modificare leggi e regolamenti: la forza sta nella rappresentatività. Andremo incontro a legislazioni concorrenti tra federalismo e sussidiarietà, dove sarà fondamentale essere rappresentati non tanto numericamente (spesso i numeri sono gonfiati ad arte ... ), quanto realmente.
Sul territorio gli ingegneri devono essere compatti e propositivi. Basta con le assemblee a cui partecipano si e no 40 iscritti !!! Se non diventiamo forti e presenti su base regionale, corriamo il rischio di non arrivare da nessuna parte !!!
Sono queste le sue ultime appassionate esortazioni, per non travalicare il suo ruolo politico. Ma ad avvalorare maggiormente la sua totale disponibilità nei nostri confronti (anche per incontri itineranti in Italia oppure per visite di singoli Ordini a Bruxelles, purchè con due mesi di preavviso), Zappalà ha pubblicamente diffuso i suoi recapiti:

cellulare: 335.7047352
ufficio di Pomezia: 06.91146551
ufficio di Bruxelles: 0032.2.2845208

? Gli ha fatto eco POLESE, confermando, a parte gli ovvi ringraziamenti, che siamo pronti come categoria ad "esserci", se occorre anche di nuovo a Bruxelles.
Da qualche anno siamo nel CUP: è una struttura molto importante sia a livello regionale che nazionale. Attualmente proprio a Polese spetta il compito di coordinare le variegate realtà territoriali in vista di un Forum che si terrà nel 2003 per sancire il nuovo Statuto. Bisogna non solo "esserci", ma "esserci con un ruolo rilevante", lavorando attivamente nei CUP locali. In questo momento in verità sono in atto molte iniziative: si registra un'accelerazione al Nord Italia, ma è opportuno non prevaricare o creare dualismi. A Roma il 19 novembre sarà convocata una riunione per i Presidenti o consiglieri provinciali che sono delegati o interessati al CUP, proprio al fine di valorizzare l'azione degli ingegneri in questo ambito.

? Il Presidente CANEVARI ha ripreso le fila del discorso, associandosi non solo ai ringraziamenti a Zappalà, che ha dato testimonianza di una disponibilità davvero singolare, ma anche alle preoccupazioni di Polese circa le possibili discrasie tra Nord e resto dell'Italia sul fronte del CUP, nonostante l'esperienza positiva di Pavia.

? Il dibattito è stato aperto dall'ing. SEPE MONTI di Roma, secondo il quale questi due giorni a Bruxelles devono avere un seguito. E' stata notata non dispiacere la mancanza di una parte politica, nonostante l'importanza degli argomenti trattati. Ciò avvalora il convincimento che gli ingegneri hanno sempre poca visibilità per alcuni occhi.
Citando due casi di deontologia: uno a Roma che lo vede coinvolto di persona, ed uno a Campobasso, zona terremotata, è giunto alla conclusione che quando la Magistratura inizia il suo corso, gli Ordini si devono far da parte. A questo proposito il CNI dovrebbe dare alcune direttive generali di comportamento.
In merito al DPR 328 vede come strumento più rapido per prendere decisioni l'Assemblea dei Presidenti (il cosiddetto "Parlamentino" che vota), anziché lo scambio epistolare delle circolari.
Ha concluso con una nota amara sull'aumento del contributo al CNI da inserire nel bilancio (circa 7 €/iscritto n.d.r.). Roma è in grande difficoltà, sia perché ha un grande numero di iscritti, sia perché gli introiti della vidimazione delle parcelle sono ormai nulli. Ha chiesto se è legittimo che sia un Consiglio scaduto e "rinnovato" per legge a pretendere questo aumento.

? Ha riportato il buon umore in sala l'ing. MACCHI di Pisa, vittima questa volta dello smarrimento del giubbino. Ha apprezzato l'intervento dell'on. Tedesco di ieri, secondo il quale l'EU vuole prodotti di qualità. Come realizzare questo obiettivo è affare che ci riguarda, indipendentemente da quanto lungo è stato il percorso di studi di ciascuno. E' ora di smettere di asserire con prosopopea che l'ingegnere italiano è il migliore del mondo, quando si vedono opere insigni anche in paesi emergenti.
Il suo ringraziamento a Zappalà, estemporaneo ed originale, è stato in ... latino, a rivendicare una matrice culturale non indifferente ...
Il Presidente CANEVARI, come tutto l'uditorio, apprezzando la citazione, ha disquisito sull'ultimo accento del carme ... a testimonianza di una ritrovata serenità ...

? L'ing. MOSSI di Brescia (Presidente della Consulta della Lombardia) ha reso nota l'iniziativa della Consulta che ha elaborato un CD per la redazione facile di parcelle per i LL.PP. secondo la nuova normativa; andrà distribuita, oltre che agli iscritti, anche alle Amministrazioni Pubbliche, come un esempio di servizio alla collettività. Tuttavia gli Architetti, che sono partner di questa iniziativa, hanno ventilato che dietro il parere negativo espresso dall'Antitrust sul DM 04.04.01 ci sia la volontà di sopprimere addirittura il nuovo testo. Ha chiesto al CNI se questo sospetto corrisponde al vero: sarebbe infatti molto controproducente ritornare indietro alle vecchie tariffe.
Ha infine citato un recente passaggio di Vietti sul Sole 24 Ore, sottolineando che desta preoccupazione l'inserimento di nuove categorie negli Albi degli Ingegneri, come ad es. gli informatici.

? Ha ripreso l'ing. PASTORINO di Reggio Calabria, rammentando che anche il suo Ordine aveva elaborato e distribuito un CD sulle parcelle ed è più che disponibile a forme di collaborazione, al fine di alleggerire gli oneri.
Ha chiosato il Presidente CANEVARI sottolineando che questo è un momento di riflessione sulle tariffe.

? Secondo l'ing. AGNOLETTO di Milano era scandaloso che un ingegnere impiegasse 7 anni per uscire dal Politecnico. La riforma universitaria non sarà buona, ma necessaria.
L'Università termina il suo compito formativo con la laurea. La verifica sulle capacità professionali dei nuovi ingegneri dovrebbe essere demandata agli Ordini, e dovrebbe avvenire solo dopo il tirocinio, per evitare doppioni. Milano si è molto impegnata sul fronte dei nuovi esami per i triennali. Ora la situazione è questa: si profilano all'orizzonte circa 1300 laureati quinquennali e 2500 triennali. Un Ordine, basato sul volontariato, non riuscirà mai da solo a fronteggiare l'onere degli E.S. Si auspica che tra le modifiche al DPR 328 si vada ad inserire anche un sostegno economico per i membri delle commissioni d'esame.
CANEVARI ha confermto che il problema è comune a molti Ordini sedi di Università. Si dovrà affrontare anche la formazione parallela o post-universitaria.

? Ma per l'incalzare del tempo, il vivace dibattito è stato chiuso dal Presidente POLESE con una promessa: ritorneremo a Bruxelles a gruppi o in forza a seconda della necessità. Siamo felici di quello che è avvenuto ed il grazie va esteso a quanti hanno collaborato.
Sui temi che ci assillano in Italia faremo tutto quanto sarà possibile. Siamo d'accordo sulla necessità di un tirocinio per i neo laureati, di un nuovo Esame di Stato, con nuove modalità economiche. E' importante essere presenti, lavorare insieme e prendere decisioni comuni: i contributi chiesti ai vari Ordini sono un sinonimo di partecipazione democratica.
Ma una categoria come la nostra, che si sta attivando senza risparmi su tutti i fronti, non merita i contrasti per l'aumento del contributo al CNI.
L'aumento del numero dei dipendenti in pianta organica, le consulenze cresciute per necessità di tutela della categoria, la sede rinnovata per esigenze di spazio, l'istituzione di un riferimento logistico a Bruxelles con la presenza assidua dei nostri rappresentanti per seguire i tanti impegni in sede europea ed extraeuropea, l'organizzazione che ci siamo dati, i tanti interventi necessari in sede giudiziaria, la costituzione del Centro Studi, la realizzazione del "Progetto Ingegnere", l'ufficio stampa potenziato, l'assunzione di un Direttore Generale per gli uffici ed altro ancora, richiedono di conseguenza un aumento delle risorse necessarie. La stessa attività dei Consiglieri Nazionali, impegnati per molti giorni alla settimana, non può più poggiare sul volontariato.
Se non recuperiamo questi livelli, non sarà più possibile rappresentare questa categoria !!
L'Assemblea applaude con grande intensità, in segno di piena approvazione di quanto espresso dal Presidente.
Riprende la parola CANEVARI il quale, stemperando i toni, ribadisce che l'Assemblea con l'applauso ha voluto assicurare il pieno appoggio al Presidente ed al Consiglio, evidenziando anche che, essendo sicuramente migliorate da qualche anno le attività del CNI, l'aumento dei costi ne è una necessaria conseguenza.
Egli conclude invitando tutti a testimoniare, una volta rientrati in Italia, in positivo.

Bruxelles, 7 novembre 2002


IL SEGRETARIO Visto: IL PRESIDENTE
(Adriano Faciocchi) (G.Piero Canevari)






5


Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it