Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it
Rif. DV04812
Documento 22/10/1997 MOZIONE CONCLUSIVA
Fonte CNI
Tipo Documento MOZIONE CONCLUSIVA
Numero
Data 22/10/1997
Riferimento Protocollo CNI n. 4879 del 28/10/1997
Note INGEGNERE ITALIANO N. 285/97 PAG. 13
Allegati
Titolo RIFORMA LAVORI PUBBLICI - CONSIGLI PROVINCIALI - ORDINAMENTO PROFESSIONALE - MANIFESTAZIONE ROMA 22 OTTOBRE 1997 - APPROVAZIONE MOZIONE CONCLUSIVA
Testo MOZIONE CONCLUSIVA

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, i Consigli degli Ordini Provinciali, delle Federazioni e Consulte degli Ingegneri d'Italia

convocati a Roma dal XLII Congresso degli Ordini degli Ingegneri tenutosi a Silvi Marina dal 10 al 13 settembre 1997;

presenti numerosi rappresentanti di altre professioni;

esprimono il grave disagio della categoria determinato:

- dall'incerto quadro legislativo in materia di lavori pubblici che genera notevoli difficoltà agli operatori del settore ed è causa del riaffiorare del malcostume che sta sempre dietro gli appalti delle opere pubbliche;

- dall'invadenza dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) che nel nome di una pretesa ideologia del mercato di fatto sostiene le società d'ingegneria, difese anche con arroganza da taluni organismi confindustriali e contro le quali gli Ordini sono determinati ad attuare tutte le iniziative occorrenti da rendere note alle forze politiche ed all'opinione pubblica;

- dall'insostenibile malcostume delle gare di progettazione per le quali si pretendono requisiti e tempi di svolgimento sproporzionati con le prestazioni richieste, così mettendo in difficoltà i professionisti più capaci;
ribadiscono che gli Ordini professionali rappresentano l'espressione tipica della nostra civiltà, essendo indubbio che la capacità di convivenza e di benessere siano in gran parte affidate alla capacità d'organizzazione e di inventiva legata alla pratica delle professioni intellettuali; capacità che costituisce una peculiare ricchezza sociale che non deve rimanere schiacciata dall'applicazione rigorosa ed automatica delle leggi del mercato che finiscono per favorire il soggetto che, pur risultando economicamente più forte, non è necessariamente portatore di maggiori conoscenze e competenze;

- ritengono indispensabile l'obbligo dell'appartenenza all'Ordine di tutti gli ingegneri ammessi all'attività professionale siano essi professionisti autonomi o dipendenti pubblici e privati.

CHIEDONO

al Parlamento ed al Governo

a) l'approvazione della legge quadro opportunamente emendata in materia di lavori pubblici nel più breve tempo possibile attivando tutte le procedure utili allo scopo;
b) di respingere le tesi dell'ANTITRUST perché dannose ed estranee alla cultura del nostro Paese;
c) di valorizzare i principi informatori della professione, anche attraverso le nuove forme di attività previste nella legge quadro sui LL.PP. in itinere e nel suo Regolamento di applicazione sia ancora nel Regolamento previsto dall'art. 24 della legge 226/97 (nota come legge Bersani);
d) di approvare al più presto una legge quadro sulle professioni aggiornando gli Ordini ai nuovi compiti ed al nuovo ruolo sociale che di fatto essi ormai svolgono.



Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it