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Testo
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Con riferimento alla nota del 16 settembre 2005, prot. n. 1518/U-RB/05, con la quale codesto Consiglio Nazionale ha posto alcuni quesiti relativi alle procedure elettorali di cui al D.P.R. in oggetto, questa Direzione Generale rappresenta quanto segue.
In ordine alla questione sulla possibilità per i candidati di proporsi come componenti del seggio elettorale, si ritiene che, anche in assenza di una espressa previsione regolamentare sull’incompatibilità delle due posizioni, possa comunque essere considerata l’esclusione dei candidati alla partecipazione del seggio elettorale per evidenti ragioni di opportunità, la cui valutazione in ogni caso spetterà all’Ordine competente.
In ordine alla questione relativa all’interpretazione del comma 13 dell’art. 3 del Regolamento, si condivide la tesi sostenuta da codesto Consiglio Nazionale.
Il chiaro tenore letterale della norma non consente in alcun modo l’esclusione alle successive votazioni di coloro che abbiano già espresso il proprio voto in precedenza. Si sottolinea, in particolare, che una simile interpretazione sarebbe anche in contrasto con la disposizione di cui al settimo comma del medesimo art. 3, in base al quale è prevista la possibilità per l’iscritto che abbia esercitato il voto per corrispondenza, del quale è possibile tenere conto nelle votazioni successive, di poter comunque votare personalmente alla seconda e terza votazione.
In ordine questione relativa all’interpretazione del comma 11 dell’art. 3 del Regolamento, si ritiene che la scheda elettorale deve essere predisposta con un numero di righe pari a quelli dei consiglieri da eleggere appartenenti alla sezione A e alla sezione B.
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