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Come ampiamente riportato dalla stampa , il Ministro per gli affari regionali Enrico La Loggia ha messo a punto il decreto legislativo in materia di professioni in attuazione della legge 5 giugno 2003, recante disposizioni per l’adeguamento della Repubblica alla riforma costituzionale in senso federalista, tema peraltro su cui è stata incentrata la recente Assemblea dei Presidenti svoltasi a Genova.
Come noto, premesso che nelle materie appartenenti alla legislazione concorrente le Regioni esercitano la potestà legislativa nell’ambito dei principi fondamentali espressamente determinati dallo Stato o, in difetto , quali desumibili dalle leggi statali vigenti, il decreto legislativo ha lo scopo di effettuare appunto la ricognizione dei principi fondamentali che si traggono dall’attuale legislazione per individuare una linea di confine tra le competenze dello Stato e quelle delle Regioni.
Si evidenzia pertanto che il decreto legislativo del Ministro La Loggia , di cui si allega copia, prevede che tutte le professioni intellettuali rientrino nella esclusiva potestà legislativa statale , ribadendo in particolare tale competenza esclusiva dello Stato sugli Ordini e Collegi delle professioni intellettuali.
Tale impostazione recepisce interamente la linea assunta dalla Categoria, e portata avanti dal CNI e dagli Ordini con un’azione particolarmente intensa che ha avuto passaggi assai significativi nel convegno di Palermo con il Ministro La Loggia, nella decisa azione di stampa sull’argomento e nell’appello volto al Presidente del Consiglio.
Nell’auspicio che il decreto venga integralmente approvato nella formulazione del Ministro La Loggia, si ringraziano gli Ordini e le Federazioni e Consulte per la convinta partecipazione e per aver sollecitamente risposto all’invito del CNI a trasmettere autonomamente l’appello alle forze politiche, operazione che ha indiscutibilmente contribuito al positivo risultato e che ha visto tutta la nostra Categoria coralmente parte attiva anche nel contesto delle altre professioni.
Si rappresenta peraltro la necessità di continuare l’azione in tal senso intrapresa al fine di riportare una forte competenza statale non solo sulla materia delle professioni intellettuali, ma anche sulle altre materie di primario interesse per gli ingegneri ed oggetto della legislazione concorrente.
All.: schema di decreto legislativo.
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