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Rif. DV06577
Documento 05/10/2000 CIRCOLARE - XVI SESSIONE
Fonte CNI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 78
Data 05/10/2000
Riferimento del 05/10/2000 Protocollo CNI n. 4004 del 05/10/2000
Note
Allegati

dv06565

lg06578

Titolo LAUREA IN INGEGNERIA - RIFORMA DEGLI STUDI UNIVERSITARI - IMPEGNI DEGLI ORDINI
Testo Come vi è noto è stato ultimato l'iter legislativo della riforma degli studi universitari, con l'approvazione dei decreti che stabiliscono, per tutte le lauree, il percorso obbligatorio tre + due, con il conseguimento della laurea (cosidetta) specialistica nei successivi due anni. Le lauree sono raggruppate in classi. Tutte le lauree di una stessa classe hanno gli stessi effetti giuridici. In allegato A) troverete le classi che si riferiscono alle lauree in Ingegneria, di 1ø livello, già approvate e di 2ø livello, ancora da approvare.

Nel sito internet (http://www.murst.it/progprop/autonomi.htm) potrete trovare i settori scientifici - disciplinari (S.S.A.) che devono necessariamente essere previsti in una laurea come qualificanti. Ciò che non è fissato resta libero per organizzare da parte dell'Università i corsi di studi.

Il Consiglio Nazionale Ingegneri continuerà la sua azione per riottenere accanto ai corsi 3+2 corsi di laurea quinquennali senza lauree intermedie in quanto ritiene, anche con il vostro confronto, che il valore culturale di un corso organizzato in un arco di cinque anni sia superiore a quello sviluppato in due tronconi. Vi ricordiamo, comunque che il corso di tre anni può essere più professionalizzante o più scientifico. Il secondo consente di accedere alle lauree specialistiche senza sostenere esami compensativi e può quindi avvicinare, se ben organizzato, una laurea di cinque anni.

I corsi professionalizzanti di tre anni devono avere insegnamenti che possano permettere una certa attività professionale ai laureati.

Quasi tutte le facoltà di ingegneria inizieranno ora a predisporre i corsi per l'anno accademico 2001/2002 salvo poche che hanno anticipato a quest'anno, l'inizio del nuovo ordinamento; anche per esse, tuttavia non è detto che non vi siano aggiustamenti o modifiche per il prossimo anno.

In allegato B) riportiamo la mozione sull'argomento approvata ad Ancona.

Per ottenere come indicato dalla mozione la puntuale verifica e il monitoraggio, in tutte le scuole di ingegneria, dei percorsi formativi è indispensabile la collaborazione degli Ordini, ed in particolare di quelli la cui Provincia è sede di scuole di ingegneria.

Al riguardo ricordiamo a tutti che il regolamento sull'autonomia del gennaio 2000, stabilisce all'art. 11 quanto segue:

Comma 3: Ogni ordinamento didattico determina
a) le denominazioni e gli obiettivi formativi dei corsi di studio, indicando le relative classi di appartenenza;
b) il quadro generale delle attività formative da inserire nei curricula.

Comma 4: Le determinazioni di cui al comma 3, lettere a) e b), sono assunte dalle università previa consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale nel mondo della produzione, dei servizi e delle professioni.

Gli Ordini sono quindi titolati ad esprimere parere sugli istituendi corsi di laurea.

Si ritiene pertanto opportuno che gli Ordini territorialmente connessi con le università, autonomamente, o in collegamento con le loro Federazioni o Consulte, chiedano formalmente alle Università (a Politecnici) di essere coinvolti nel processo al fine di esprimere il motivato parere.

Il Consiglio Nazionale Ingegneri inoltre invita e chiede agli Ordini di far pervenire nel minor tempo possibile le seguenti informazioni relative alle Università situate nel loro territorio:

a) se siano già iniziati, in via sperimentale i corsi del nuovo ordinamento al primo anno, comunicandone i programmi;
b) in caso contrario se la sede universitaria abbia iniziato la predisposizione dei programmi per il prossimo anno.

In base al contenuto delle risposte il CNI provvederà a fornire note di indirizzo che possano essere utili per le azioni da intraprendere.

Si informano gli Ordini che il 20 ottobre la conferenza dei Presidi, con la partecipazione in nostra rappresentanza del Vice Presidente Prof. Giambelli, Coordinatore della Commissione Università, terrà una giornata di studio sulle modalità di accreditamento dei corsi.

Entro ottobre, quindi con le vostre risposte e le risultanze di tale riunione potranno esserci gli elementi perché il CNI fornisca le sopra indicate note di indirizzo.

Certi di una fattiva collaborazione, porgiamo i migliori saluti.


Allegati:

a) Classi di Ingegneria(DV06565)
b) Mozione Congresso di Ancona(DV06578)



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