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Facendo seguito alle indicazioni emerse in sede assembleare il giorno 21 luglio u.s. ed inerenti l’oggetto, si rimette in allegato copia dell’informativa che il CNI ha deliberato di pubblicare su un quotidiano a tiratura nazionale.
In tale informativa è stato riportato anche il deliberato che l’Assemblea dei Consigli degli Ordini ha assunto, proclamando lo stato di agitazione della Categoria e comunicando il ritiro dei propri rappresentanti dalle Commissioni istituzionali.
Non sfugge a codesti Consigli l’estrema urgenza con la quale occorre far comprendere al Parlamento, la bontà delle nostre tesi sulla materia tariffaria e pertanto confidiamo che tutti i Consigli si attivino presso i Parlamentari locali, per esternare loro la necessità di mutare, in sede di approvazione del Decreto, quanto previsto sull’abolizione delle tariffe minime.
In linea con tali iniziative, questo Consiglio Nazionale, unitamente a quello degli Architetti, ha effettuato un ulteriore tentativo con il Ministro delle Infrastrutture, da sempre sensibile all’argomento, inviando la nota allegata.
Si forniscono inoltre anche ulteriori indicazioni operative, che siano di supporto alle azioni di contrasto al Decreto. In particolare si invitano codesti Consigli a:
1) inviare ai Gruppi parlamentari e ai Ministri Mastella, Di Pietro, Bersani ed alla Presidenza del Consiglio, telefax, dai quali traspaiano le nostre richieste e lo stato di agitazione della Categoria.
2) Convocare i giornalisti dei quotidiani locali per far emergere, anche sulla stampa locale, le nostre considerazioni e le corrette informative ai cittadini.
3) Invitare i colleghi designati quali rappresentanti degli Ordini a ritirarsi delle Commissioni istituzionali, per le quali sono stati segnalati.
4) Sensibilizzare i cittadini sulla necessità di salvaguardare la qualità della prestazione, a tutela della loro sicurezza e dell’interesse generale. Tale opera di sensibilizzazione richiede che nei riguardi dei non addetti ai lavori, oltretutto estremamente attenti ai risparmi promessi col Decreto, si evidenzino il ruolo degli Ordini e i pericoli che nasceranno per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. A tal proposito una maggiore apertura degli Ordini verso il mondo socio-economico del proprio territorio è fortemente auspicato, anche con manifestazioni organizzate ad hoc.
Infine occorre ricordare che la natura pubblica dei nostri Organismi e il nostro ruolo di Magistratura speciale, ci impongono che tutte le attività di contrasto poste in essere debbano rigorosamente uniformarsi alle norme di legge vigenti e debbano essere ispirate unicamente dalla tutela dell’interesse pubblico.
Nel riservarci di informare codesti Organismi sull’evoluzione della vicenda e su eventuali nuove iniziative, si porgono distinti saluti.
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