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Con la presente si trasmette a tutti gli Enti in indirizzo la nota del ministero dei Trasporti - Direzione Generale per le Infrastrutture della Navigazione Marittima e Interna, prot. MINFTRA/DINFR/14341, del 1 dicembre 2006, sul tema delle competenze professionali per quanto concerne la specifica figura dei Consulenti chimici di porto.
L’Ordine degli Ingegneri di Siracusa aveva infatti sollecitato l’iniziativa del Consiglio Nazionale in relazione ad una vertenza in atto con l’Autorità Portuale di Augusta (SR), per un posto di consulente chimico da ricoprire nel porto in questione.
Poiché la materia è da tempo all’attenzione dell’organo centrale di Categoria, ed aveva già formato oggetto di un incontro tecnico nel 2005 presso il Ministero dei Trasporti, il Consiglio Nazionale si è fatto carico di sostenere le ragioni dei professionisti ingegneri inviando al Ministero - organo avente per legge funzioni di vigilanza e di regolazione delle attività e servizi portuali e del lavoro nei porti - una ferma presa di posizione, contenente un riassunto della vicenda e una chiamata in causa del Ministero stesso (v. allegato 1).
Dopo una prima risposta interlocutoria (v. allegato 2), la Direzione Generale per le Infrastrutture della Navigazione Marittima ed Interna ha riscontrato positivamente le istanze delle rappresentanze istituzionali della Categoria degli ingegneri con la nota in oggetto, datata 1 dicembre 2006 (v. allegato 3).
Ebbene, il Ministero dei Trasporti, interpretando innovativamente per la prima volta la famosa circolare ministeriale del 10/12/1999, afferma ufficialmente, - smentendo sul punto quanto asserito dall’Autorità portuale di Augusta - che occorre verificare se nel porto in questione "devono essere compiuti accertamenti e svolti compiti rientranti nella professionalità di un ingegnere chimico", analisi cui deve seguire, in caso di esito positivo, la decisione di "regolamentare l’attività in questione non solo dal punto di vista quantitativo (stabilendo quanti professionisti servono per fronteggiare in maniera efficiente le esigenze del porto), ma anche dal punto di vista qualitativo, stabilendone le specifiche professionalità e connotando in tal senso il relativo avviso di selezione".
Pur se espressa in linguaggio burocratico, è chiarissima l’adesione della Direzione Generale per le Infrastrutture della Navigazione Marittima e Interna alle posizioni e alle tesi del Consiglio Nazionale, nella forma di un atto di indirizzo e direttiva all’Autorità Portuale affinché:
a) predisponga il prossimo avviso di selezione avendo presente e tenendo conto della normativa sulle competenze professionali (e quindi, per conseguenza, degli spazi esclusivi spettanti all’ingegnere chimico);
b) accerti e valuti se, in considerazione delle dimensioni del porto di Augusta e delle relative esigenze, sia il caso di ampliare il numero dei professionisti richiesti, fissandone le "specifiche professionalità".
Le conseguenze pratiche, quindi, saranno nel senso di aumentare gli spazi a disposizione degli ingegneri chimici, rispetto ai chimici tout court.
Si è ritenuto pertanto di dare diffusione a questo importante pronunciamento ministeriale, al di là della fattispecie di partenza, in quanto atto di indirizzo sicuramente idoneo ad orientare, per il futuro, anche l’attività e le scelte delle altre Autorità portuali che si verranno a trovare nelle stesse condizioni.
Allegati:
1) richiesta di intervento CNI del 26/10/2006 (DV09492);
2) nota Ministero Trasporti del 13/11/2006 (DV09493);
3) risposta Ministero Trasporti del 1/12/2006 (DV09494).
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